Omicidio Alexandru, lo zio Ionut: «È morto per una lite da niente. Erano brilli e sparavano a vanvera»
  • 3 mesi fa
Ionut è lo zio di Alexandru Ivan, 14enne ucciso in un agguato a Monte Compatri. È sconvolto da quanto accaduto la notte del 12 gennaio, continua a ripetere che non si è trattato di un regolamento di conti tra bande rivali. Per lui si è stata una banale lite al bancone di un bar, seguita da un'insensata vendetta. «Non riesco a credere che è successa questa cosa, che gli hanno tolto la vita per niente, solo per un gesto spavaldo, solo per il gusto di sparare in aria, così». Secondo Ionut, c'è stata un'incomprensione tra il fratello -padre di Alexandru - e altre persone della zona: «Mio fratello era andato al bar a prendere da bere perché era il compleanno della moglie, magari era brillo ed erano brilli anche loro. Ma non l'hanno mandata giù e sono saliti in macchina per seguirli. È stata una trappola. Loro fanno sempre così quando c'è un problema: si raggruppano, portano coltelli, spranghe, pistole. Non sono capaci di chiarire faccia a faccia, infatti non sono neanche scesi dall'auto e hanno iniziato a sparare in aria, a vanvera. Hanno colpito il bambino, senza un motivo». Lo zio sostiene infatti che non ci sia alcuna frizione tra le famiglie coinvolte, tutto sarebbe nato per «una stupidaggine» (Natalia Distefano).
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