Omicidio di Alexandru, lo sfogo del nonno: «Gli avevo detto di non scendere dalla macchina, sono stati gli zingari»
  • 3 mesi fa
«Non ho visto chi ha sparato, perché gli spari sono partiti da un'auto in corsa ed io ero rimasto in macchina. Ma siamo venuti in questo parcheggio chiamati dalle persone con cui mio figlio aveva litigato qualche ora prima in un bar. Chi erano? zingari!». Si sfoga Katlan Petri, nonno di Alexandru Ivan, il 14enne ucciso a Pantano la notte tra venerdì e sabato scorsi, ricostruendo quando avvenuto quella sera nel parcheggio. «Mio nipote prima era con me in macchina, gli avevo detto di rimanere al sicuro vicino a me, poi dopo cinque minuti ha aperto la porta ed è scappato. Non so che ha pensato, prima mi ha ascoltato poi invece è sceso», ha detto Katlan Petri che ha aggiunto: «Dopo cinque minuti ho sentito due colpi di pistola, così lentamente sono sceso dalla macchina e mi sono avvicinato a lui. Era per terra, nel sangue, con un foro all'altezza del cuore. Quelli che gli hanno sparato non ce l'avevano con lui, volevano colpire il patrigno». 
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