Aversa (CE) - Legalità, il giudice Raffaello Magi all'Itc "Gallo" (22.03.13)

  • 11 anni fa
http://www.pupia.tv - Aversa (CE) - Quanta strada abbia percorso il "Gallo - Spartacus", invincibile gladiatore, nel formare all'educazione alla legalità, è stato palesemente dimostrato dagli studenti dell'istituo aversano, che venerdì 22 marzo, insieme alla dirigente scolastica Vincenza Di Ronza e alle docenti della Commissione legalità Campofreda, Linardi, e Perugini hanno fortemente voluto un incontro-dibattito nell'Aula Magna "Coppola" con Raffaello Magi, magistrato presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, e la professoressa Marisa Diana, cugina di Don Peppe Diana.

Per l'occasione, gli alunni, solidali ed attivi protagonisti con i compagni della sede associata di Orta di Atella, nel Progetto di Educazione alla legalità, hanno dato prova delle loro spiccate capacità e competenze arricchendo con le loro esibizioni artistiche e culturali una "giornata-convegno" d'inestimabile valore. Infatti, Davide Di Martino della classe 2^H ha recitato una sua poesia in dialetto molto significativa, che all'ultimo verso, invitava i coetanei a ricordare qual è la "Verità". Rocco Chiacchio, Maria Dolciame della 2^ B , Daniele Bagno e Rocco Costanzo della 4^ A , di Orta di Atella, ovvero il "Quartetto per il rap" hanno con le loro performance, continuato a far comprendere ai presenti che la legalità deve essere vissuta "Costituzionalmente" nel Dna di ciascuno di noi.

La conferenza, in ricordo delle vittime delle mafie, è proseguita con l'intervento puntuale ed ineccepibile della preside Di Ronza che ha presentato i relatori Magi e Diana, il primo, noto a tutti quale estensore della sentenza definitiva del processo Spartacus, giudice laborioso e silenzioso, mentre l'altra docente di Liceo, cugina, amica e collaboratrice di don Peppe, morto per mano della camorra diciannove anni fa il 19 marzo 1994. La dirigente Di Ronza ha ricevuto grande stima e considerazione sia dal magistrato sia dalla cugina di don Peppe per il suo stacanovismo nel promuovere la cultura della legalità. La stessa continua la sua prolusione affermando che " vivere la legalità quotidianamente è un obbligo morale che va assunto sempre e non soltanto una volta all'anno in occasione di qualche celebrazione, come evento istituzionale. E', dunque, una dimensione dello spirito, alzarsi ogni mattina con l'intenzione di operare nel giusto per la società civile"........ (22.03.13)


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