CN24 | Colpo ai beni dei Cordì, in manette sei esponenti della cosca locrese

  • 13 anni fa
http://www.cn24.tv Colpo ai beni dei Cordì, in manette sei esponenti della cosca locrese Sequestrate attività commerciali ed anche una Cadillac e una Ferrari Un'associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata all'usura, alla frode in esecuzione di contratto d'appalto, truffa aggravata e intestazione fittizia di beni, che agiva per favorire la cosca di 'ndrangheta Cordì di Locri, è stata smantellata stamani dai carabinieri di Reggio Calabria. Sei le ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite dai militari tra Locri e Melito Porto Salvo. L'operazione denominata 'Giano', avviata nell'ottobre 2009, è la naturale prosecuzione dell'attività investigativa 'Shark' che nel settembre dello scorso anno aveva portato in carcere 16 persone indagate a vario titolo per associazione a delinquere di tipo mafioso finalizzata alle rapine, estorsioni, usura, esercizio abusivo del credito, danneggiamenti, detenzione e porto illegale di armi ed altro. È stato inoltre disposto il sequestro preventivo di un'agenzia di mediazione immobiliare e di un esercizio commerciale; nei due punti vendita di Locri e Melito Porto Salvo della società "auto Fashion", riconducibile - secondo l'accusa - alla cosca Cordì, sequestrate 17 auto di grossa cilindrata per un valore di un milione di euro. Tra queste, una Ferrari e una Cadillac. I particolari della operazione sono stati resi noti in una conferenza stampa dal procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, e dal procuratore aggiunto Nicola Gratteri. Le indagini hanno messo a fuoco oltre che la capacità della 'ndrangheta di aggredire le componenti sociali ed istituzionali locali, anche gli interessi economici, patrimoniali e societari riconducibili sia agli affiliati a questa cosca storica sia ai loro prestanome. I destinatari del provvedimento restrittivo sono Cosimo Ruggia, 35 anni, in atto residente a Bologna, accusato di aver fatto parte, come "sbarrista" della cosca Cordi'; Gerardo Zucco (40), imprenditore di Moschetta di Locri; Francesco Maiorana (32) di Locri, indagato per usura; Fabio Modafferi (32) di Melito Porto Salvo, indagato per intestazione fittizia di beni; Antonio Tallura (45) di Locri, in atto detenuto nel carcere di Vibo Valentia; Francesco Tellura (48) di Locri, anche lui recluso a Vibo. Entrambi sono indagati per frode nell'esecuzione di contratto d'appalto e truffa aggravata. 

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