Perché Roberto Saviano, se potesse tornare indietro, non scriverebbe più Gomorra

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Intervistato nel podcast One More Time di Luca Casadei (Onepodcast), Roberto Saviano è tornato indietro nel tempo. A quel libro che, pubblicato da Mondadori, gli ha cambiato per sempre la vita. «Io inizio a scrivere brani di Gomorra su Nazione Indiana, un sito letterario che all’epoca era letto da tutti gli editor di Italia. Mondadori mi manda direttamente il contratto, senza neanche ricevere il libro e mi butto a capofitto per finirlo. Oggi, se tornassi indietro, non farei proprio Gomorra, mai. Il libro viene pubblicato, non esplode subito, ma fuori se ne parla. Fin quando vado in televisione, mi invita Daria Bignardi e lì qualcosa cambia. Torno a Napoli, scendo dal treno e vedo che alcune persone mi indicano. Poi cambia tutto e il libro inizia a vendere. (...) Io per via delle mie scelte ho rovinato la vita delle persone che avevo vicino. I miei amici, e all’epoca la mia ex fidanzata, continuano a essere me. Su di loro riversano pregiudizi, domande, pressioni. Ho dentro di me un peso gigantesco, che non mi lascerà mai: le mie scelte hanno distrutto me, ma hanno distrutto soprattutto chi mi è intorno. Hanno dovuto rispondere al mio posto. Immagina una persona che continuamente è sollecitata: “Ma perché Roberto ha detto questo?”, “Ma perché ha scritto questo?”. Mi è dispiaciuto molto anche per mia madre perché a un certo punto viene licenziata, a un certo punto era “la madre di Roberto”. Io ho fatto una cosa, non so se l’ho fatta bene, ho iniziato a sparire: “Vi lascio così tornate alla vostra vita”»... Il resto lo scopriremo nella seconda parte dell'intervista, al momento ancora top secret.

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