Strade devastate in Nuova Caledonia dopo gli scontri anti-Parigi

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Roma, 15 mag. (askanews) - Vetture bruciate, bancomat saccheggiati, rivendite d'auto date alle fiamme: tre notti di scontri in Nuova Caledonia, territorio francese del Pacifico del Sud, hanno devastato le strade. Il premier francese Gabriel Attal ha assicurato che lo stato di emergenza in vigore nell'arcipelago "sarà decisivo per ristabilire la calma". Perché "la situazione in Nuova Caledonia è grave", ha ammesso, "Negli ultimi giorni si è scatenata un'esplosione di violenza senza precedenti, con saccheggi, incendi dolosi, violenza fisica su scala rara - e tre morti tra gli abitanti", oltre alla morte di un poliziotto, ha sottolineato."Questo non è accettabile, non è ammissibile, nulla potrà mai giustificarlo", ha insistito Attal. La "priorità assoluta" del governo resta "il ritorno all'ordine e alla calma", "condizione per qualsiasi dialogo", ha aggiunto il primo ministro francese. Che ha inoltre promesso di invitare le parti interessate della Nuova Caledonia a un incontro a Matignon nel prossimo futuro, al fine di raggiungere un accordo politico globale, dopo l'adozione di una legge costituzionale volta ad allargare l'elettorato, che è stata contestata dal movimento filo-indipendentista. "Non stiamo risparmiando nessun mezzo, nessuno sforzo per consentire" questo ritorno alla calma, ha insistito il capo del governo.

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