La notte di Massenzio: danza, teatro e reading fuori dal centro di Roma

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Nuova, spettacolare illuminazione notturna della Villa di Massenzio sull’Appia Antica: la Sovrintendenza Capitolina ha allestito un accurato impianto che restituisce nella notte tutta la bellezza del complesso archeologico svelando dettagli che con la luce del sole forse si perdono. La Villa sarà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 13 ma tutti i sabato e la prima domenica del mese dalle 10 alle 22 e tutte le domeniche dalle 10 alle 19. Si tratta di uno di quei tesori archeologici romani meno noti al grande pubblico ma che conservano strutture particolarmente possenti, che raccontano il modo di edificare dei romani nel IV secolo dopo Cristo. L’area, che si estende tra il II e il III miglio dell’Appia Antica, è un pezzo di Agro Romano perfettamente intatto: è come lo vide, per esempio, Goethe. Si trovano lì i resti del Palazzo di Massenzio (278-312, imperatore autoproclamato dal 306 al 312), del grande Circo capace di ospitare diecimila spettatori (l’orma è perfettamente visibile ed è rimasta così da secoli) e di un Mausoleo dinastico, sul modello del Pantheon. Lì erano destinati ad essere sepolti i successori di Massenzio, che costruì tutto dal 306 alla fine del suo regno. Ma nulla di tutto questo avvenne: Massenzio venne sconfitto dal suo rivale Costantino nella Battaglia di Ponte Milvio nel 312 dopo Cristo, e venne ucciso durante lo scontro. Venne sepolto nel Mausoleo solo suo figlio Valerio Romolo, morto adolescente nel 309. Le costruzioni assecondano l’andamento del terreno senza richiedere particolari sbancamenti, ed è una delle caratteristiche del complesso massenziano. La Sovrintendenza progetta di organizzare, grazie alla nuova illuminazione, eventi culturali notturni durante la stagione estiva.

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