Mattarella a Cassino celebra l'80esimo anniversario della distruzione della città

  • 2 mesi fa
Cassino, 15 mar. (askanews) - È iniziata con la deposiuzione di una corona ai caduti in piazza "De Gasperi" a Cassino (Fr), la visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in occasione dell'80esimo anniversario della distruzione della città e della storica abbazia, da parte delle forze alleate durante la Seconda Guerra mondiale. Presenti alla cerimonia, tra gli altri, la ministra delle Riforme Elisabetta Casellati, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e quello della Difesa Guido Crosetto.Nel corso del suo intervento, il Capo dello Stato ha ricordato i drammatici eventi che consegnarono Cassino e i suoi abitanti alla storia come "martiri d'Europa", accanto ad altri centri come Coventry e Dresda."Gli storici - ha detto Mattarella - ci consegnano un numero terrificante di vittime (quasi 200mila morti, ndr) delle diverse armate, della popolazione civile e degli abitanti di questo territorio, quale conseguenza dei 129 giorni di combattimenti qui avvenuti. I cimiteri e quelli di guerra, dedicati ai combattenti, fanno qui corona e ammoniscono. Una tragedia dalle dimensioni umane spaventose. In questa terra, avvennero scontri tra i più cruenti e devastanti. E, mentre un sentimento di pietà si leva verso i morti, verso le vittime civili, non può che sorgere, al contempo, un moto di ripulsa, da parte di tutte le coscienze, per la distruzione di un territorio e delle sue risorse".Parlando della tragedia di Cassino, Mattarella ha fatto riferimento anche agli insegnamenti e ai valori nati da quegli eventi confluiti nella scelta della repubblica come forma di governo da parte dei cittadini italiani e consacrati nella Costituzione, in particolare nell'articolo 11 che contempla il ripudio della "guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali"."Contiene le ragioni, le premesse del ruolo e delle posizioni del nostro Paese nella comunità internazionale: costruire ponti di dialogo, dicollaborazione con le altre nazioni, nel rispetto di ciascun popolo", ha concluso il Presidente.Dopo il suo discorso Mattarella ha raggiunto la vicina Ferentino, per l'omaggio alla memoria di don Giuseppe Morosini, figura della Resistenza ciociara.

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