Associazioni di categoria: necessaria azione governativa congiunta sul gioco online e fisico

  • 6 months ago
(Adnkronos) - Il riordino del settore del gioco in Italia, un tema delicato, che per la prima volta ha visto riunite le principali associazioni di categoria del gioco legale in una voce comune attraverso una conferenza presso la sala stampa della Camera dei Deputati promossa dall'Istituto Milton Friedman.

“Se il governo si occuperà solo di un segmento di mercato si creerà una concorrenza sleale nel settore tra i vari segmenti e favorirà il gioco illegale. Noi chiediamo una riforma organica contestuale dell'intero comparto per avere un quadro normativo e di mercato chiaro. Chiediamo al governo una riforma organica contestuale immediata” ha detto Alessandro Bertoldi, direttore esecutivo dell’Istituto Friedman.

Le associazioni ACADI, SAPAR, ASTRO, EGP-FIPE, Logico e ACMI hanno presentato un fronte compatto, sottolineando l'urgente necessità di un'azione governativa congiunta sul gioco online e fisico. La richiesta unanime è stata quella di politiche regolatorie ed economiche uniformi, evidenziando il pericolo di disparità selettive all'interno del settore, che potrebbero danneggiare l'equità tra i vari prodotti e segmenti.

“Un'occasione persa di un organico riordino complessivo e coordinato, con un approccio discutibile nel metodo e nel merito. È ingiustificato un incremento drastico del costo concessione online a 7 milioni di euro, 35 volte rispetto ai 200.000 euro del 2018. Si prevede una partecipazione al bando online non superiore a 20 concessionari rispetto ai 91 esistenti: concorrenza falcidiata” dichiara Moreno Marasco, presidente Logico.

L'evento ha messo in luce la riforma necessaria per garantire la tutela dell'utente. La partecipazione delle associazioni di categoria più rappresentative ha conferito ulteriore peso alla richiesta di un'azione governativa tempestiva per evitare rischi potenzialmente dannosi per l'intero comparto dei giochi in Italia.

“Occuparsi prima del “riordino” del gioco a distanza rispetto a quello del retail significa ridurre il gettito complessivo del comparto, il presidio di legalità sul territorio, la tutela del giocatore, i livelli di occupazione e significa inoltre soffocare le piccole e medie imprese”, ha spiegato Geronimo Cardia, presidente di Acadi.

Insomma, il messaggio lanciato dalle associazioni di categoria è forte e chiaro: gioco fisico e online devono camminare su un binario unico.

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