Urologia, Antonio Cisternino: migliorare la vita dei pazienti

  • 6 mesi fa
Roma, 24 nov. (askanews) - Il professor Antonio Cisternino, esperto di chirurgia urologica non solo oncologica ma anche ricostruttiva e robotica, ha basatola sua carriera di Medico su una profonda personale passione ededizione all'Urologia. Dopo la specializzazione pressol'Università degli studi di Padova, si è poi dedicato inparticolar modo al mondo della chirurgia ricostruttiva urologica,dapprima per molti anni nei bambini, poi definitivamentenell'adulto: da quel momento la sua carriera ha preso una svoltastraordinaria. Il suo focus? Migliorare la vita dei suoipazienti. Dopo un periodo a Londra per affinare ulteriormente lesue competenze, si è appassionato alle tecniche ricostruttivedell'apparato genito-urinario. Da li ha iniziato a lavorare sutecnologie diagnostiche emergenti, affinando l'uso applicatodella cistomanometria continua ovvero una registrazione holterdell'attività della vescica per lo studio più approfondito, deidisturbi funzionali del basso apparato urinario per arrivare poisuccessivamente all'impianto di neurostimolatori sacrali per iltrattamento dei disturbi sensitivi e motori dell'apparatourinario inferiore. Il suo impegno in questo campo lo ha portatoad essere il primo chirurgo in Italia ad eseguire con successo unimpianto di neuro-stimolatore sacrale il 14 aprile del 1995,presso l'Istituto di Urologia dell'Università di Padova. Unacarriera dedicata al benessere dei suoi pazienti, anche perchéCisternino ha contribuito con la propria esperienza clinica, amigliorarne l'uso e a sviluppare innovative competenzenell'impianto chirurgico degli sfinteri artificiali perl'incontinenza urinaria. "Queste innovazioni hanno contribuitofortemente a migliorare la qualità di vita dei nostri pazientiaffetti da problemi urologici complessi. Il maggior numero dipassi avanti, però, sono stati fatti in materia di ricostruzionedella vescica argomento centrale della Scuola urologica Padovanada cui proviene: l'idea rivoluzionaria iniziale della Scuola eraquella di sostituire la vescica malata con una nuova, posizionatanel sito dell'originale, evitando così l'uso di sacche urinarieesterne" spiega Cisternino. Questa tecnica, che prevede laricostruzione e l'impianto di una nuova vera vescica con funzioniurinarie cosiddetta "neo vescica". Dal 1996 il Prof Cisterninoesegue tale tecnica avendone poi apportato ad essa moltemodificazioni nella sua tecnica originaria e popolarizzandonel'uso. Il passo poi originale del Prof Cisternino rappresenta unavera svolta nella qualità di vita delle pazienti di sessofemminile affette da tumore della vescica, bisognosedell'asportazione della vescica stessa. "Si parla di ricostruirela neo-vescica, ma preservando al contempo tutto l'apparatogenitale femminile ovvero utero, ovaie ed integralmente la vaginain modo che la donna potesse continuare ad avere con regolarefunzione tutto il suo apparato genitale, non precludendoeventuali future gravidanze" spiega. Il successo più grande peril professor Cisternino è sicuramente quello di aver avuto ilcoraggio nel promuove e lavorare per la preservazionedell'apparato genitale femminile durante la rimozione dellavescica. "È un approccio innovativo, che permette alle donne dimantenere una vita sessuale e riproduttiva regolari. Siamoriusciti a dar loro una prospettiva completamente nuova, non diprivazione e "mutilazione", ma di cura e rinascita" racconta ilprofessore. Grandi competenze mediche però, secondo il professorCisternino, devono essere sempre accompagnate da un forte impegnoe solidarietà umana nei confronti di Tutti i Pazienti "Bisognainteressarsi al benessere emotivo dei Pazienti. Questa attenzioneall'aspetto umano della medicina è ciò che distingue in davveroil nostro lavoro: i pazienti sono persone, con emozioni, ragionee sentimenti. Le competenze devono sempre essere unirsi ad unacarezza da fare al paziente che ha bisogno non solo di un camicedi competenza ma anche di trovare una persona solidale".

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