Maxi operazione antimafia dei carabinieri a Lecce: 37 in manette

  • 6 mesi fa
Lecce, 6 nov. (askanews) - Trentasette persone sono state arrestate, a Lecce e in diversi comuni salentini, all'alba di lunedì 6 novembre 2023, nell'ambito di una complessa operazione antimafia condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori "Puglia", del Nucleo Cinofili di Bari e del Nucleo Elicotteri di Bari-Palese.Ventotto sono finiti in carcere e nove agli arresti domiciliari, indiziati di delitto e indagati, a vario titolo, per associazione a delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi da fuoco e da guerra nonché ordigni ad alto potenziale esplosivo, estorsione, numerosi danneggiamenti a seguito di incendio, tutti aggravati dal metodo mafioso.Dalle indagini, durate 3 anni, è emerso che il presunto vertice del clan, nonostante fosse ai domiciliari, presumibilmente avrebbe gestito il controllo del territorio attraverso attentati dinamitardi e incendiari ai fini estorsivi nonché attività di traffico di sostanze stupefacenti per mezzo di un'articolata associazione criminale.Gli inquirenti hanno accertato almeno 26 episodi incendiari e dinamitardi, nei confronti di esercizi commerciali, autovetture, cantieri, aziende agricole ed immobili. Danneggiamenti con colpi d'arma da fuoco ad abitazioni e l'esplosione di ordigni artigianali ad alto potenziale micidiale, all'esterno di alcune strutture ricettive.Fatti criminali, spesso mai denunciati dalle vittime che erano soggiogate dalla crudeltà degli indagati che, addirittura, avevano modificato delle penne biro trasformandole in vere e proprie armi da sparo.Le investigazioni hanno portato a 20 arresti in flagranza di reato e 25 segnalazioni alla Prefettura di Lecce, per uso personale di sostanza stupefacente, oltre che al sequestro di armi clandestine e fucili e più di 30 kg di marijuana, 2 kg di cocaina, 1.5 kg di hashish e di una coltivazione illegale di cannabis indica, costituita da circa 800 piante, nell'area rurale di Novoli. Sono stati sequestrati anche 20.000 euro probabile provento dell'attività illecite.

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