"Just Culture", la sicurezza sul lavoro dal mondo aeronautico
  • 6 mesi fa
Bologna, 13 ott. (askanews) - Dal mondo dell'aeronautica, sbarca un'importante novità nel campo della sicurezza sul lavoro: si chiama "Just Culture" e racchiude in maniera efficacie e precisa il concetto di come prevenire sia meglio che curare. L'idea innovativa, che vuole ampliare il proprio campo d'applicazione al privato, è stata al centro di "Just Culture e sicurezza sul lavoro: l'esperienza aeronautica riportata alla realtà aziendale", un evento promosso da Fonarcom e dall'ente bilaterale paritetico Epar insieme alle parti sociali, la datoriale Cifa (confederazione apartitica e indipendente di federazioni autonome) e il sindacato Confsal (Confederazione Sindacati Autonomi dei Lavoratori), in occasione della Fiera Ambiente Lavoro di Bologna. Queste le parole di Andrea Cafà, presidente di Cifa Italia e di Fonarcom: In ambito di sicurezza, siamo pronti per fare un passo in avanti e la "Just Culture" è matura per poter far l'ingresso nella piccola e media impresa. Andiamo verso la direzione, in ambito contrattualistico, di tutela della collaborazione del lavoratore che punta al miglioramento del sistema di sicurezza all'interno dell'azienda. Ci piacerebbe poter tirar fuori da questa esperienza un testo per gli addetti ai lavori in modo tale che la "Just Culture" possa prendere corpo anche nelle piccole e medie imprese rendendo più sicuri i lavoratori .Sperimentato con grande successo nell'aviazione civile, il concetto moderno di "Just Culture" si pone come obiettivo quello di garantire un nuovo approccio nell'idea di prevenzione con gli errori che diventano fonte di apprendimento per un innalzamento continuo dei livelli di sicurezza. Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale di Confsal, ha dichiarato: Abbiamo voluto offrire alcuni concetti fondamentali di una nuova frontiera della sicurezza: il coinvolgimento dei lavoratori attivi che, con le loro segnalazioni e attraverso la loro partecipazione, possano migliorare le norme. Le parole del Professore Di Giugno e del giudice Sirena, i quali hanno rappresentato gli elementi essenziali di questa nuova cultura europea, hanno evidenziato come ci sia la necessità che i modelli, oggi virtuosi nel mondo dell'aeronautica, vadano estesi a tutti i settori. Come Cifa e Confsal siamo impegnati a recepire questi concetti nella nostra piattaforma contrattuale .Il progetto presenta un modello organizzativo basato su schemi di valutazione del rischio che portano i lavoratori direttamente coinvolti a presentare opportune segnalazioni in forma anonima senza, perciò, il timore di sanzioni o provvedimenti per azioni, omissioni o decisioni adottate, in buona fede, sulla base di esperienza e formazione. Il commento dell'Avvocato Marco Di Giugno, professore di Diritto della navigazione dell'Università di Enna e direttore analisi giuridiche e contenzioso dell'Enac: Abbiamo messo a fattor comune l'esperienza dell'aviazione civile, uno dei settori in cui si verificano il minor numero di incidenti. Il mezzo di trasporto più sicuro, quello aereo, diventa un'esperienza da condividere con tutti gli altri settori del mondo del lavoro, una best practice basata sulla "Just Culture" come strumento per far in modo che gli operatori possano segnalare tutte le eventuali criticità che incontrano nella loro attività quotidiana. Si tratta di segnalazioni che consentono di rendere il nostro sistema sempre più sicuro . Responsabilità, adesione all'etica della sicurezza, fiducia reciproca e maggiore serenità nella comprensione del proprio ruolo e delle proprie azioni sono alla base di questa nuova idea di "cultura"; un modello in cui la formazione non sarà più intesa come obbligo normativo ma diverrà un bisogno del lavoratore stesso al fine di tutelare la propria salute e il contesto lavorativo in cui opera.