Tour de France 2013, la scalata «sospetta» di Chris Froome

  • 9 anni fa
Ecco il video che ha scatenato una bufera mediatica su Chris Froome, attuale maglia gialla del Tour, e sul suo Team Sky. Di cosa si tratta? Della telecronaca della tappa del Tour de France del 14 luglio 2013, quella che si concludeva sul Monte Ventoux, dove per la prima volta l’inglese azionò la sua famosa “frullinata” per staccare i rivali, in quel caso Contador e Quintana. La stessa “frullinata” usata in Francia nella prima tappa Pirenaica. Sul video una mano anonima ha sincronizzato i dati di marcia del corridore, ricavati dal computerino montato sulla bici dell’atleta: velocità, cadenza di pedalata, battito cardiaco, potenza. Questi dati, secondo il Team Sky che ha sport denuncia, sarebbero stati hackerati da ignoti. In realtà il file è stato “passato” al fisiologo francese Antoine Vayer (pure lui, come Froome, molto discusso, nel suo caso per l’atteggiamento persecutorio verso il ciclismo) da un ex allenatore del team. La principale anomalia del file è proprio il battito cardiaco: quando Froome attacca (in due punti, a 7,2 e a 1,5 chilometri dalla fine) e spinge la bellezza di oltre 600 watt sui pedali il cuore resta immobile attorno ai 153 bpm, un valore davvero bassissimo per un atleta che sta compiendo uno sforzo enorme. In casi analoghi le pulsazioni si aggirano tra le 170 e le 180. Di cosa si tratta? Il file è stato modificato per incastrare Froome? Il suo cuore è completamente fuori della norma? Nella bici c’era un supporto meccanico o elettromagnetico che aiutava il corridore? Sia Sky che Froome per adesso hanno rifiutato di rispondere alla domanda.

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