Mamma a 16 anni: il mio futuro è pieno di progetti
  • 9 anni fa
Pazza. La gente, all’inizio, le ripeteva che doveva essere pazza. Avere un figlio a 16 anni, follia. E invece no, non per Carolina. Lei che oggi ha 19 anni e tutto il futuro davanti, un futuro da costruire assieme alla sua bambina, Maria Sole. «Se c’era qualcuno a cui doveva succedere di aspettate un bambino presto, quella ero io», racconta radiosa, seduta sul letto che divide con la sua bimba, di ritorno dal test d’ingresso dell’università. Per Carolina diventare mamma quando aveva smesso da poco di essere lei stessa una bambina non ha significato abbandonare i suoi sogni; non ha dovuto accantonare i suoi progetti e dimenticare le sue ambizioni. Certo, merito anche di una robusta famiglia unita che l’ha aiutata da subito. Ma comunque non le è mai pesato rinunciare a qualche uscita perché doveva allattare o imparare molto presto a cambiare i pannolini. La sua bimba è stata per lei un dono, tanto che anche i più scettici, vedendole oggi, assieme, non hanno potuto non ripensare alle loro convinzioni su cosa sia giusto e cosa no, perché bastano davvero pochi minuti passati con loro per realizzare che Carolina e sua figlia sono prima di tutto e senza alcun dubbio due persone felici.Carolina sarà con noi al Tempo delle Donne, alla Triennale di Milano, il 2 ottobre alle 17.30AMICI MAI: COME SONO I GENITORI DI OGGI Le regole e i valori di mamme e papà millennial Con Eva Riccobono e Matteo Ceccarini Interviene Morena D’Incoronato, Research & Insights Director Viacom La storia di Carolina, mamma a 15 anni Con la partecipazione di Antonello Venditti Inchiesta di Corinna De Cesare e Chiara Maffioletti Sono la prima generazione globale, 2,4 miliardi di giovani diversi da quelli del passato perché sempre connessi e in relazione tra loro. Ma i millennial, i nati tra gli anni 80 e i primi anni duemila, stanno ormai crescendo e alcuni sono diventati genitori. Secondo Jeffrey Sachs, economista della Columbia University, quando i millennial entreranno in politica, riusciranno a cambiare la società ricostruendola non sul consumismo ma sull’umanesimo responsabile. Hanno idee chiare: fi gli presto, contratti mai.
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