Postiglione: Protezione civile solida, ma da sola non basta

  • 10 mesi fa
Parma, 14 lug. (askanews) - L'Italia vive su un'altalena continua: dalla siccità alle alluvioni, dagli incendi alle frane, il nostro è un paese esposto a una quantità di pericoli molto rilevante a cui si associa una grande vulnerabilità. Pericolosità e vulnerabilità insieme fanno sì che il rischio sia evidentemente molto elevato. Lo ha ricordato la vicecapo del Dipartimento di Protezione civile, Titti Postiglione, alle "Giornate dell'acqua" organizzate a Parma dall'Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po e da Globe associazione nazionale per il clima."Il nostro sistema di Protezione civile è maturo, solido, capace di intervenire tempestivamente in situazioni di emergenza e soprattutto di fare previsione e prevenzione, di anticipare le emergenza e fare in modo che quando gli eventi si manifestano creino conseguenze minori - ha spiegato Postiglione -. E' chiaro che la Protezione civile da sola non basta, serve davvero un'accelerazione culturale perché i temi della sicurezza intesa come tutela delle comunità e dei territori diventino prioritari per tutti, anche di fronte a interessi diversi, tutti legittimi che magari dovrebbero fare un passo indietro rispetto ai temi della sicurezza"."Sono fondamentali momenti in cui la comunità tecnico scientifica, la comunità degli operatori e di chi decide si confronta, anche in alcuni casi aspramente se dovesse servire per trovare un consenso rispetto a specifici principi e alle priorità da portare avanti che sono poi affidate alla politica. Ma servono anche momenti di partecipazione, di contaminazione, di coinvolgimento più ampio delle comunità. E per farlo forse dovremmo anche cominciare a pensare a strumenti nuovi, strumenti che avvicinino il cittadino a temi complessi come il cambiamento climatico. Solo una cittadinanza pienamente consapevole e attiva nei processi può segnare effettivamente la differenza. Questo è il motivo per cui come sistema di Protezione civile sono anni che lavoriamo sulla campagna 'Io non rischio, buone pratiche di Protezione civile' che ha un obiettivo preciso: convincere il cittadino e fargli comprendere come le sue scelte quotidiane possano incidere in maniera efficace sulla riduzione del rischio".

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