Una casa-foresta per la pittura, Vivian Suter alla GAMeC Bergamo

  • 11 mesi fa
Bergamo, 26 giu. (askanews) - In un certo senso quella che accoglie il visitatore alla GAMeC di Bergamo è una foresta di tele, una grande ricostruzione di un luogo ibrido, tra interno ed esterno, dominato in modo totalizzante dalla pittura di Vivian Suter, artista svizzera, ma nata in Argentina e che ora vive in Guatemala. Il direttore del museo bergamasco, Lorenzo Giusti, che ha curato la mostra "Home" sul lavoro di Suter, ci ha raccontato la relazione tra il luogo dove l'artista vive e lavora e il progetto di installazione-esposizione."Una grande antica piantagione di caffè - ci ha detto Giusti - che nel tempo ha lasciato spazio alla foresta e all'interno di questo spazio abbiamo cercato di ricreare la dimensione di quella foresta e di quella casa di Vivian Suter, di quello studio di Vivian Suter all'interno della foresta, sostituendo però alle piante le tele dell'artista che sono tele che nascono tutte en plein air, sono tutte realizzate nello spazio aperto per terra, nel bosco, tra le foglie, tra gli animali, con i cani dell'artista che possono riposare sopra. Tutta questa dimensione di intersezione tra lo spazio esterno, lo spazio interno, tra lo spazio domestico e questa natura attorno alla casa di Vivian si è cercata di riportarla all'interno di questo progetto". Le tele sono libere, selvagge. La pittura sembra vivere la propria autonomia, anche dalla stessa artista che la realizza. È forse questo l'elemento più interessante, insieme alla storia del fatto che a lungo Vivian Suter ha vissuto ai margini del sistema dell'arte, arrivando al riconoscimento dopo la partecipazione a Documenta 14, nel 2017. "Da lì è partito tutto un percorso di riscoperta del lavoro di questa autrice - ha aggiunto il direttore - che oggi è considerata senza dubbio una delle più importanti pittrici che, diciamo, dagli anni 80 in avanti hanno operato non solo nel contesto europeo, ma assolutamente anche nel contesto internazionale".Intimamente legate l'una all'altra, le opere di Vivian Suter portate in GAMeC vogliono anche rappresentare un ecosistema evocativo di esperienze climatiche, sensoriali ed emotive. Oltre che un'ulteriore conferma, se mai ce ne fosse bisogno, della capacità di Lorenzo Giusti e del suo museo di stare dentro il contemporaneo con consapevolezza e visione.

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