Tumore al polmone, al via campagna social 'Respiro Impatto Zero'

  • 11 mesi fa
Roma, 23 giu. (askanews) - L'abitudine al fumo è la prima causa di tumore del polmone, ma accelera anche le deforestazioni e i cambiamenti climatici. L'uso dell'auto non favorisce le attività motorie e incrementa il rilascio di polveri sottili. Scelte alimentari non equilibrate aumentano il rischio di cancro e malattie cardiovascolari. Queste le premesse di 'Respiro Impatto Zero - Aria nuova nei polmoni della next generation', la prima campagna di prevenzione sul tumore del polmone pensata per la cosiddetta Generazione Z, i nati dal 1997 al 2021, veicolata attraverso i social."Il tumore del polmone - ha detto ad askanews Silvia Novello, presidente dell'associazione Walce - Women against lung cancer in Europe, professore ordinario di oncologia medica all'università di Torino e responsabile di oncologia polmonare al San Luigi Gonzaga - rappresenta ancora oggi uno dei 'big killer' in oncologia se pensiamo che lo scorso anno sono stati 43.900 i nuovi casi di tumore polmonare. Rispetto ai fattori di rischio dico non giriamoci troppo intorno percé l'80 per cento dei casi sono ancora legati al fumo di sigaretta. Questo significa che l'80 per cento di quei quasi 44mila sarebbero evitabili se fossimo davvero in grado di controllare l'esposizione al fumo di sigaretta".La campagna 'Respiro Impatto Zero' è stata promossa dall'azienda Msd. "Msd - ha aggiunto l'amministratore delegato del gruppo, Nicoletta Luppi - cerca di offrire una risposta diversa e innovativa per far fronte ad un problema importante come il cancro al polmone. Quello che cerchiamo di fare è coniugare quella che è la scienza, l'innovazione. Vuol dire mettere insieme quei meccanismi d'azione che riescono a offrire più vita e qualità di vita ai pazienti. Dall'altra parte cerchiamo di agire anche sul fronte della prevenzione coniugando per la prima voltain maniera innovativa un concetto di prevenzione nei confronti del fumo con la sostenibilità ambientale cercando di far sì che questo connubio possa essere più attrattivo soprattutto per i giovani, per la generazione Z che purtroppo si sta avvicinando anche al pericolo del fumo. Al contempo devono riflettere che oltre a far male a se stessi e far male agli altri possono avere anche un impatto negativo sull'ambiente".I filmati messi in rete sono stati realizzati dall'attore Pino Insegno e dalla giovanissima influencer Martina Socrate. "Per richiamare l'attenzione dei giovani non bisogna travestirsi da giovani - ha detto l'attore - non bisogna esser troppo vecchi, bisogna essere giusti. Bisogna fare in modo che quello che stai dicendo abbia una grande credibilità. Non sia soltanto frutto solo del fatto che hai superato quell'età e quindi non fumi, non bevi, non vai a 180, non ti distrai con il telefonino perché succede anche a noi (gli adulti, ndr). La cosa importante è mostrare i propri limiti anche rispetto all'insegnamento".

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