Crisi energetica: due famiglie su 3 scelgono il libero mercato

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Milano, 21 feb. (askanews) - Si riduce il gap tra il libero mercato e quello in maggior tutela nel 2022, con un sempre maggior numero di clienti a scegliere il primo. Secondo lo studio "Energia e concorrenza: se non ora quando?" realizzato dall'Istituto Bruno Leoni e commissionato da Illumia, durante il 2022 la percentuale dei clienti sul libero mercato è infatti aumentata dal 22% al 65%, mentre quelli serviti dal mercato in tutela è diminuita in modo sensibile dall'80% a meno del 36%.Oggi, sono 1000 le imprese che vendono energia elettrica sul libero mercato, occupando circa 20.000 addetti (il doppio se si considera anche l'indotto) con investimenti in media di 150 milioni di euro l'anno.Dinamiche che hanno permesso l'incremento delle offerte commerciali, con forti potenzialità di risparmio, prontamente colte dai consumatori. I due terzi delle famiglie hanno, infatti, scelto un'offerta sul libero mercato, mentre i tassi di switching sono in continua crescita e i reclami in diminuzione.La concorrenza ha stimolato l'impresa e generato occupazione.Uno scenario che è stato approfondito nel corso del convegno "Il mercato alla prova dei fatti: crisi energetica superata" alla presenza del Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. All'evento a Bologna, tenuto nella sede di Illumia, è emersa la necessità di riprendere la strada per il completamento della liberalizzazione e rimuovere gli ostacoli regolatori alla concorrenza che danneggiano le imprese e i consumatori."Durante la crisi energetica si è verificato che il mercato libero avesse prezzi inferiori al tutelato - ha sottolineato il ministro - C'è un percorso iniziato negli anni 90 che doveva già concludersi e dovrebbe concludersi nel 2024 e a quel punto dovrà esserci la scelta sui fornitori dell'energia. L'approccio del governo è di massima attenzione. Faremo in modo che questa uscita sia graduale. E per scalini percorribili. La via è quella".Una via auspicata anche da Illumia, azienda indipendente nella vendita di energia elettrica e gas, che ha individuato due capisaldi per la diminuzione dei consumi"Le comunità energetiche sono uno strumento di diminuzione dei consumi che possono veicolare risparmi energetici.L'altro aspetto è il mercato libero. Durante la crisi il mercato libero ha veicolato prezzi più bassi del mercato tutelato dando la possibilità di bloccare i prezzi, cosa che il mercato tutelato non fa. Quindi bisogna concludere la liberalizzazione. Questi sono i due capisaldi", ha spiegato Marco Bernardi, presidente di Illumia.Nel corso del convegno a Bologna è stata inoltre presentata in anteprima la nuova campagna di sensibilizzazione per il risparmio energetico che vede come protagonista Matteo Berrettini e la sua famiglia.

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