Gli italiani riscoprono effetti benefici dello stare fuori casa

  • anno scorso
Rimini, 20 feb. (askanews) - Stare fuori casa, bere una birra in compagnia, mangiare una pizza con gli amici e passeggiare nei luoghi della movida fa bene alla vita. Come dar torto alla quasi totalità degli italiani che dopo tre anni di restrizioni e i mesi più difficili della pandemia rinchiusi nelle proprie abitazioni riscoprono gli effetti benefici che il bere e mangiare hanno sul proprio stile di vita. Uscire la sera fa vivere meglio secondo il 47,3% degli intervistati da Censis che ha redatto, in collaborazione con Italgrob, il rapporto "Nuove sfide per la distribuzione: Horeca e il fuori casa". Il 70,5% degli italiani ritiene che sia importante avere luoghi con una certa concentrazioni di locali, e il 78,5% è convinto che la chiusura di locali non faccia che attivare processi di degrado nelle città. Il rapporto, giunto alla seconda edizione, è stato presentato a Beer & food attraction alla fiera Rimini, un'occasione per la federazione italiana distributori Horeca per fare il punto sull'andamento del settore."La preoccupazione c'è - conferma il presidente di Italgrob, Antonio Portaccio -. Però abbiamo un cauto ottimismo perché il turismo non ha ancora recuperato i numeri delle presenze registrate prima della pandemia, in particolare per il mercato estero. Dallo studio del Censis è emerso che per il 92,9% degli italiani è importantissimo il bere e ill mangiare insieme, quindi se è vero che le risorse delle famiglie sono erose a causa dell'inflazione è anche vero che non rinunceranno in toto ai consumi fuori casa". Con oltre 365mila esercizi che sviluppano 80 miliardi di euro di fatturato e danno lavoro a 1,2 milioni addetti, il settore Horeca rappresenta la parte essenziale del comparto turistico che pesa il 13% del pil nazionale. A Rimini è stato lanciato un appello molto chiaro al governo. "Alla componente legislativa - dice Portaccio - chiediamo di avere vicinanza al nostro settore". Un settore che incorpora un valore economico importante per il paese. "E' la piattaforma logistica manageriale e imprenditoriale che preserva un nostro carattere distintivo, la nostra capacità di essere relazionali, il valore della convivialità - spiega il direttore generale del Censis, Massimiliano Valerii -. Questo è un valore sociale che sfugge anche alla contabilità nazionale in senso stretto economico, ma che va presidiato soprattutto dopo questi tre anni difficili in cui siamo passati dalla pandemia alla guerra, dall'inflazione al caro-bollette".Nel tempo è cresciuta l'attenzione degli italiani alla sostenibilità ambientale, alla lotta al riscaldamento globale, alla spesa e i consumi alimentari sono stati rimodulati anche in funzione di questi nuovi valori. Il 91,1% delle persone apprezza molto i locali che comunicano in modo trasparente le pratiche ecologiche come la riduzione degli sprechi, la differenziata per i rifiuti, il ricorso a prodotti bio o a chilometro zero. "Chiaramente gli imprenditori vogliono fare questa transizione ambientale, la vogliono fare perché è giusto farla, lo chiede il mercato e lo chiedono gli utilizzatori - aggiunge il vicepresidente di Confindustria, Maurizio Marchesini -. Però ho la sensazione che soprattutto l'Europa ci stia mandando su un binario sbagliato, che è puramente ideologico e alla fine non risolve il problema che invece va affrontato e risolto anche molto rapidamente".

Consigliato