"Il processo di Frine" con Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida, da "Altri tempi" (1952) di Alessando Blasetti
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Il processo di Frine, da una novella Edoardo Scarfoglio

Gina Lollobrigida: Mariantonia Desiderio
Vittorio De Sica: l'avvocato difensore
Arturo Bragaglia: il pubblico ministero
Giovanni Grasso jr.: il presidente del tribunale
Turi Pandolfini: primo cancelliere
Armando Annuale: secondo cancelliere
Vittorio Caprioli: il marito di Mariantonia
Dante Maggio: primo testimone
Pasquale Campagnola: secondo testimone
Umberto Sacripante: terzo testimone
Carlo Mazzarella: quarto testimone
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Napoli. Una popolana viene processata per aver tentato di avvelenare insieme marito e suocera. Grazie alla sua prorompente bellezza, l'avvocato difensore nominato d'ufficio riesce con un'ispirata e veemente arringa a ribaltare la situazione, trascinando pubblico e giurati dalla parte dell'imputata.

Ricavato da una novella di Edoardo Scarfoglio, e riferito a un'antica vicenda dell'etera Frine, è rimasto celebre soprattutto perché Vittorio De Sica, nei panni dell'avvocato difensore delle prosperose grazie di una popolana (interpretata da Gina Lollobrigida), coniò il termine "maggiorata fisica" che segnerà di fatto un'epoca e sarà molto utilizzato per tutti gli anni cinquanta e per buona parte degli anni sessanta. Il riferimento esatto, nella frase pronunciata nel film da De Sica nel corso dell'arringa è: "maggiorata fisica" in contrapposizione alla locuzione "minorata psichica".

Vittorio De Sica in questo episodio è alla sua prima apparizione accanto a Gina Lollobrigida; entrambi gli attori, l'anno successivo, otterranno una grandissima popolarità come il maresciallo e la bersagliera nel film "Pane, amore e fantasia" diretto da Luigi Comencini.

È solo da rilevare che la scena del "processo in tribunale" per il cinema italiano è un appuntamento irrinunciabile, a partire dai precursori Imputato, alzatevi! di Mario Mattoli (1939) con Erminio Macario fino al San Giovanni decollato di Amleto Palermi (1940) con Totò, e trova in questo film una scena fondamentale per i cultori. In seguito scene di processi faranno la fortuna di Nando Mericoni "americano a Roma" (Alberto Sordi) nella duologia di Stefano Vanzina Un giorno in pretura (1953) e Un americano a Roma (1954), fino ad arrivare a Christian De Sica che nel 1984 dedicherà un esplicito omaggio proprio a questa scena recitata dal padre, come Pretore del film Mi faccia causa (1984)
https://it.wikipedia.org/wiki/Altri_tempi_-_Zibaldone_n._1
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