Festival Università, Rossi: il digitale è una cultura

  • anno scorso
Roma, 11 nov. (askanews) - "Credo che il digitale sia una cultura. Cambiando la cultura cambia la didattica. Viviamo in una società liquida e l'innovazione viene prima di formare delle abitudini e delle consuetudini, per cui la didattica non può essere quella che trasmette procedure ma deve dare la possibilità ai ragazzi di gestire il proprio futuro. Essere capaci di costruire strategie, non di acquisirle. Una scuola che deve mettere lo studente in grado di costruire strategie. Inoltre, il digitale sta cambiando spazio e tempo. Cambiano i mediatori, il linguaggio, le parole. Andiamo ora verso mediatori che aggregano: sono testi e immagini. Andiamo verso l'ibrido, che significa anche rompere la distanza tra presenza e distanza. Siamo oramai dei frammenti in uno schermo". L'analisi è di Pier Giuseppe Rossi, Professore Ordinario di Didattica e Pedagogia Speciale, Università degli Studi di Macerata, intervenuto sul tema "La pervasività del digitale: tra comunicazione e rappresentazione" nella seconda giornata del Festival Nazionale delle Università, in programma fino al 12 novembre alla Link Campus University di Roma.

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