Varese - Agenti immobiliari truffano donna con problemi psicofisici (29.07.22)

  • 2 anni fa
https://www.pupia.tv - Sequestrato in provincia di Varese un immobile ad uso commerciale del valore complessivo di circa 50mila euro nella disponibilità di alcune persone indagate per circonvenzione di incapace.

I finanzieri della compagnia di Gallarate hanno avviato l’indagine dopo una querela riguardante la vendita di alcuni immobili da parte di una donna in stato di evidente deficienza psicofisica a favore di presunti conoscenti ad un prezzo estremamente incongruo rispetto al valore di mercato e presentata dai familiari della persona offesa, attualmente deceduta. A fronte della stipula dei contratti di compravendita, la venditrice non avrebbe incassato il pagamento dell’intero corrispettivo, restituendo agli acquirenti, senza alcuna plausibile ragione, tramite assegni tratti dal suo conto corrente, una parte del corrispettivo pattuito.

Tra questi acquirenti figuravano, oltre ad alcuni soggetti già locatari degli immobili, due agenti immobiliari, i quali, dopo essere entrati in contatto con la donna e averne ottenuto la fiducia essendosi occupati della vendita di altri immobili per suo conto, la inducevano ad alienare in loro favore un locale commerciale fruttifero di 4800 euro annui di canone di locazione, al prezzo di 25mila euro, ampiamente inferiore al valore di mercato, in realtà non corrisposto. L’apparente liceità della vendita veniva realizzata dai responsabili a mezzo di artifici e raggiri consistiti nell’emettere, ciascuno per la propria parte, un assegno circolare di importo pari al 50% del prezzo, che poi, anziché consegnare alla donna in occasione della sottoscrizione del rogito notarile, provvedevano a riversare ciascuno sul proprio conto corrente.

Gli ulteriori sviluppi dell’indagine, tramite l’escussione di diversi soggetti nonché dall’acquisizione di varia documentazione di natura bancaria e clinica afferente la parte offesa, consentiva di riscontrare le ipotesi di reato di circonvenzione di soggetto incapace in capo anche ad un altro soggetto. Infatti, veniva accertato che il titolare di imprese del settore edile, approfittando delle problematiche di natura psicofisica della donna, la circuiva inducendola a versare cospicue somme di denaro pari complessivamente a ulteriori 50mila euro circa, solo fittiziamente riconducibili a lavori di ristrutturazione degli immobili, in realtà mai eseguiti con l’aggravante di aver cagionato un danno patrimoniale di rilevante entità e con abuso di prestazioni d’opera.

Pertanto, il tribunale di Busto Arsizio disponeva il sequestro preventivo dell’immobile acquistato dagli agenti immobiliari, in quanto l’imminente cessione dello stesso avrebbe aggravato le conseguenze del reato, rendendone impossibile il recupero da parte degli eredi della donna. (29.07.22)

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