Russia: giornalista arrestata per aver parlato dell'attacco aereo al teatro di Mariupol

  • 2 anni fa
Si fa sempre più serrato il controllo dell'informazione in Russia. Una corte di San Pietroburgo ha condannato, lo scorso 24 aprile, Maria Ponomarenko, giornalista di Rosnews (un networdk indipendente) per aver riportato su Telegram la notizia dei civili rifugiati all'interno del teatro di Mariupol bombardato dall'esercito russo. La giornalista sarà tenuta in custodia cautelare fino al 22 giugno e rischia fino a 10 anni di carcere nel Paese per la diffusione di "fake news". La Ponomarenko aveva coperto precedentemente anche le proteste a Novosibirsk e San Pietroburgo contro l'invasione russa dell'Ucraina, mentre si moltiplicano gli appelli, a livello internazionale, per la sua liberazione. Ma il suo arresto, come sottolinea Novaya Gazeta, non è certo un caso isolato. Lo scorso 22 aprile la corte di Mosca ha arrestato l'attivista politico Vladimir Kara-Murza per diffusione di "false informazioni", stessa sorte toccata, appena qualche giorno prima all'artista Sasha Skochilenko. L'accusa? Quella di aver rimpiazzato i prezzi di vari supermercati con informazioni sui civili uccisi nella guera in ucraina. Ma il periodico russo sottolinea come misure simili siano utilizzate sempre più per silenziare i giornalisti e le voci indipendente del Paese