"All you can eat", blitz in ristoranti tra Roma e Milano: prodotti irregolari e sporcizia. Sanzioni per 155mila euro (28.02.22)
- 2 anni fa
https://www.pupia.tv - Sono più di 1.8 le tonnellate di prodotto ittico irregolare sequestrato nell’ambito dell’operazione complessa della Guardia Costiera denominata “Metropoli”, una due-giorni di ispezioni e controlli con la finalità principale di garantire la tracciabilità e dunque la provenienza del prodotto ittico che giunge sui tavoli della ristorazione, a tutela del consumatore.
L’operazione prende il nome dalle grandi città sui cui si sono concentrati i controlli: Roma e Milano. Le due principali metropoli italiane nelle quali si attesta il maggior consumo di prodotti ittici, attraverso operatori della ristorazione etnica-orientale che promuovono formule “All you can eat”. Una serie di verifiche volta a contrastare anche il fenomeno che correla il taglio dei costi alla scarsa qualità del prodotto servito.
L'operazione – sviluppatasi nei giorni di giovedì 24 e venerdì 25 febbraio - ha visto impegnati nelle due grandi città, 60 ispettori pesca della Guardia Costiera, organizzati in 10 team su Milano e 10 su Roma, che hanno passato al setaccio la rete della ristorazione attraverso mirati accertamenti: oltre 100 esercizi commerciali verificati, oltre che al Mercato ittico di Milano e al Centro agroalimentare di Guidonia (Roma), i due rispettivi maggiori poli di approvvigionamento nazionale di prodotti ittici.
Aspetti non secondari anche il contrasto al mancato rispetto delle norme sulla sicurezza alimentare e all’inosservanza delle disposizioni inerenti l’igiene dei prodotti e dei locali, attività svolte grazie anche al coinvolgimento delle autorità sanitarie territorialmente competente che hanno portato alla chiusura di due ristoranti su Roma per gravi carenze igienico sanitarie.
Dopo che nelle precedenti settimane era stata svolta un’attività di monitoraggio e raccolta informazioni sul territorio, con un’azione coordinata dal Centro Controllo Nazionale Pesca del Comando Generale della Guardia Costiera di Roma, i due Centri di Controllo Area Pesca dei comandi regionali della Guardia Costiera del Lazio e della Liguria, hanno controllato 142 esercizi commerciali, con oltre 100 sanzioni amministrative elevate per un importo totale di oltre 155mila euro. (28.02.22)
L’operazione prende il nome dalle grandi città sui cui si sono concentrati i controlli: Roma e Milano. Le due principali metropoli italiane nelle quali si attesta il maggior consumo di prodotti ittici, attraverso operatori della ristorazione etnica-orientale che promuovono formule “All you can eat”. Una serie di verifiche volta a contrastare anche il fenomeno che correla il taglio dei costi alla scarsa qualità del prodotto servito.
L'operazione – sviluppatasi nei giorni di giovedì 24 e venerdì 25 febbraio - ha visto impegnati nelle due grandi città, 60 ispettori pesca della Guardia Costiera, organizzati in 10 team su Milano e 10 su Roma, che hanno passato al setaccio la rete della ristorazione attraverso mirati accertamenti: oltre 100 esercizi commerciali verificati, oltre che al Mercato ittico di Milano e al Centro agroalimentare di Guidonia (Roma), i due rispettivi maggiori poli di approvvigionamento nazionale di prodotti ittici.
Aspetti non secondari anche il contrasto al mancato rispetto delle norme sulla sicurezza alimentare e all’inosservanza delle disposizioni inerenti l’igiene dei prodotti e dei locali, attività svolte grazie anche al coinvolgimento delle autorità sanitarie territorialmente competente che hanno portato alla chiusura di due ristoranti su Roma per gravi carenze igienico sanitarie.
Dopo che nelle precedenti settimane era stata svolta un’attività di monitoraggio e raccolta informazioni sul territorio, con un’azione coordinata dal Centro Controllo Nazionale Pesca del Comando Generale della Guardia Costiera di Roma, i due Centri di Controllo Area Pesca dei comandi regionali della Guardia Costiera del Lazio e della Liguria, hanno controllato 142 esercizi commerciali, con oltre 100 sanzioni amministrative elevate per un importo totale di oltre 155mila euro. (28.02.22)