Padova - Truffa su finanziamenti statali: arresti e sequestri per 3,5 milioni (09.02.22)
  • 2 anni fa
https://www.pupia.tv - I finanzieri del comando provinciale di Padova hanno dato esecuzione a un’ordinanza che dispone 6 misure cautelari personali e a un decreto di sequestro preventivo di beni, per un valore di 3,5 milioni di euro circa, nei confronti di soggetti ritenuti parte di un’associazione per delinquere, radicata a Padova, dedita alla commissione di una truffa di rilevanza nazionale perpetrata tramite l’indebito conseguimento di finanziamenti garantiti dallo Stato, per un importo pari a 4,3 milioni di euro, resi più agevolmente accessibili dalle misure urgenti adottate per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Eseguite diverse perquisizioni in luoghi riconducibili agli indagati nelle province di Padova, Ferrara e Roma.

Dai primi mesi del 2020 i militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno avviato le indagini sul conto di due soggetti, finalizzate ad accertare la commissione di truffe ai danni dello Stato. All’esito delle attività investigative, allo stato nella fase delle indagini preliminari, sono state complessivamente segnalate all’autorità giudiziaria 20 persone fisiche, di cui 2 sottoposte agli arresti domiciliari, in quanto ritenuti i principali artefici del meccanismo truffaldino, 2 all’obbligo di dimora e 2 all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, nonché 23 persone giuridiche per illeciti amministrativi dipendenti da reato.

Il modus operandi escogitato dagli indagati prevedeva l’acquisizione di società non più operative, che venivano formalmente intestate a prestanome, spesso soggetti disoccupati gravati da precedenti di polizia, attraverso le quali venivano avanzate richieste di finanziamento di ingente valore a primari istituti di credito. Per accedere ai finanziamenti gli indagati, tra i quali figurano anche professionisti, predisponevano falsa documentazione contabile e non (bilanci, fatture, dichiarazioni, business plan), utilizzavano sedi legali o unità locali fittizie, facevano apparire operative le aziende coinvolte simulando false condizioni economico-finanziarie, con contestuale richiesta della garanzia dello Stato, concessa da apposito Fondo a sostegno delle piccole e medie imprese (istituito con il c.d. “Collegato alla finanziaria 1997”), amministrato da Mediocredito Centrale S.p.a. per conto del Ministero dello Sviluppo Economico e finanziato anche con l’apporto di fondi europei.

Al fine di ostacolare le attività investigative e non destare sospetti, gli indagati spostavano continuamente le sedi legali delle società o aprivano nuove unità locali in diverse Regioni del centro e del nord: Veneto, Lombardia, Lazio e Toscana. (09.02.22)
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