Lamezia Terme (CZ) - Interessi fino al 94%, arrestato usuraio (11.11.21)
  • 2 anni fa
https://www.pupia.tv - I finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme, coordinati dal procuratore Salvatore Curcio, hanno eseguito un’ordinanza applicativa degli arresti domiciliari nei confronti di un commerciante lametino di anni 47, indagato per il reato di usura ed esercizio abusivo del credito. Con il medesimo provvedimento la dottoressa Sonni, giudice per le indagini preliminari, ha anche disposto, nei confronti dell’indagato, il sequestro preventivo, per equivalente, di circa 170mila euro, corrispondente agli interessi percepiti attraverso l’attività di usura, nonché il sequestro del patrimonio mobiliare ed immobiliare, per un valore di oltre 470mila euro, ritenuto frutto dell’attività illecita.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Marta Agostini, sono state avviate a seguito dell’approfondimento, da parte delle Fiamme Gialle lametine, di alcune operazioni sospette registrate sui conti correnti dell’indagato. Tali operazioni evidenziavano notevoli flussi di denaro sui conti del presunto usuraio che non avevano coerenza con i suoi redditi e il volume d’affari. Si riscontrava che la gran parte del denaro movimentato proveniva da un imprenditore, operante nel settore dei trasporti, che, più volte invitato a riferire circa tali movimentazioni di denaro, assumeva un atteggiamento reticente, asserendo che il presunto usuraio era una persona a lui legata da profonda amicizia, sulla base della quale erano fondati anche i loro rapporti finanziari.
Da accertamenti bancari, perquisizioni locali, escussione di persone informate sui fatti ed attività di natura tecnica emergeva che il presunto usuraio, nel periodo compreso tra il mese di gennaio 2014 ed il mese di agosto del 2021, aveva ricevuto dalla vittima somme pari circa 240mila euro.

Dal gennaio 2014 all’agosto del 2019, l’indagato erogava prestiti all’imprenditore vittima di usura pari a circa 80milaeuro a fronte dei quali aveva preteso interessi al tasso compreso tra il 40,55% ed il 94,14%, ricevendo somme di denaro pari a circa 240mila euro, di cui circa 144mila quali interessi. Al fine di dissimulare gli accordi illeciti, per alcuni dei prestiti usurai sia la vittima che l’usuraio avevano stipulato delle scritture private di compravendita di automezzi con le quali veniva falsamente documentato che l’indagato apportava capitali nell’impresa della vittima partecipando, in tal modo, all’acquisto di autocarri utilizzati per l’attività imprenditoriale. Altra modalità era quello del “cambio assegni”: la vittima rilasciava un assegno post-datato all’usuraio il quale, come contropartita, forniva somme in denaro contante equivalente all’importo facciale del titolo, decurtato della quota di interessi. (11.11.21)
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