Caso Morisi, Salvini: "Non mi pento della citofonata a Bologna"

  • 3 anni fa
"Non mi pento della citofonata perché poi hanno arrestato degli spacciatori". Il leader della Lega Matteo Salvini, a margine di un sopralluogo in una zona degradata di Milano, risponde così a chi gli chiedeva, a proposito del caso Morisi, se non si fosse pentito dell'episodio avvenuto durante la campagna elettorale in Emilia-Romagna del 2020. In quell'occasione, Salvini suonò il citofono di un complesso in periferia per chiedere se all'interno vi fosse qualcuno che spacciasse droga. Lo scorso gennaio, i genitori del ragazzo all'epoca nelle mire di Salvini, sono stati arrestati per spaccio e detenzione ai fini di spaccio. "Non andai a caso - ha spiegato - ho fatto il ministro dell'Interno e qualche contatto con le forze dell'ordine ce l'ho". .Video di Andrea Lattanzi

Consigliato