Beni confiscati alla mafia in centro storico, un'odissea recuperarli e farli rivivere

  • 3 anni fa
Stupore e incredulità in vico della Rosa, nel quartiere della Maddalena, dove sulla saracinesca di un bene confiscato è apparsa una porta in ferro: un intervento del Comune per permettere alle associazioni che hanno vinto il bando per l'acquisizione dei beni confiscati di visionare l'immobile, ma che all'inizio ha allarmato i cittadini: «Improvvisamente ci siamo ritrovati con degli operai che stavano aprendo un buco per infilare questa porta. Solo dopo abbiamo scoperto che era necessaria per permettere alle associazioni di vedere il bene, ma all'inizio non lo sapevamo e ci siamo un po' allarmati e nell'immediato ci è sembrata una scelta illogica ma alla fine invece una logica ce l'ha», spiega Andrea Piccardo commerciante della Maddalena. «Si tratta di un intervento fatto in emergenza realizzato dal Comune insieme all'area tecnica del Municipio, la saracinesca era bloccata e non permetteva agli addetti del patrimonio di far vedere i locali, per questo serviva un varco», spiega l'assessore Stefano Garassino. Un intervento che sottolinea Garassino sarà «provvisorio» e il cui ripristino, una volta acquisito il bene «sarà a carico dell'associazione che subentrerà e che dopo averla sistemata potrà accedere ai fondi regionali stanziati per le associazioni che acquisiscono i beni confiscati per il rimborso». Intanto Stefano Busi referente regionale di Libera si augura che le saracinesche colorate continuino a punteggiare il quartiere perché «uno di quei pezzetti di un percorso che ha portato alla riassegnazione di questi immobili». (videoservizio di Rosangela Urso)

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