Quartu (CA) - Polizia recupera opere sacre rubate, fermato un uomo
  • 4 anni fa
https://www.pupia.tv - Operazione ‘Sant’Avendrace’ dei poliziotti del commissariato di Quartu Sant’Elena, nel Cagliaritano, che hanno eseguito il provvedimento di fermo per ricettazione nei confronti di Dragan Ahmetovic, ritenuto responsabile del delitto in relazione a diversi beni rubati, tra cui due preziose opere d’arte appartenenti alla chiesa di Sant’Avendrace e raffiguranti una natività e l’immagine stessa dell’omonimo santo.

I quadri, risalenti rispettivamente al 700 e all’800, erano conservati presso alcuni locali a Selargius, da dove ignoti li avevano trafugati. Gli investigatori hanno avuto riscontro del fatto che l’indagato era entrato certamente in possesso delle due preziose opere, insieme ad altra merce trovata in un immobile occupato abusivamente dallo stesso Ahmetovic, e che aveva cercato di venderle contattando diverse persone, senza però concludere l’affare. L’indagine è iniziata con l’acquisizione da parte degli agenti del Commissariato, coordinati dal dirigente Davide Crboni, di un video pubblicato su Facebook, attraverso cui il bosniaco ha minacciato di uccidere, in palese stato di ubriachezza ed in preda ad un feroce stato d’ira, un suo connazionale residente nell’hinterland cagliaritano.

Nel video infatti si vede che Ahmetovic, rivolgendosi a diverse famiglie rom ed esternando un atteggiamento spregiudicato tipico del boss, mostra un fucile calibro 12, con relativo munizionamento e, prendendo posizione nei confronti della vittima, con veemenza manifesta chiaramente la volontà di esplodergli sei colpi sul volto. Le minacce erano scaturite, oltre che da vecchie ruggini tra i due per questioni di carattere personale, anche dall’acredine dello stesso indagato nei confronti del rivale, reo di aver testimoniato contro i propri familiari nel procedimento penale instaurato per l’omicidio della piccola Esperanza Lara Seferovic, consumato nel mese di dicembre del 2018.

L’articolata indagine della Squadra Mobile della Questura di Cagliari aveva condotto all’emissione da parte della locale Dda di due provvedimenti di fermo nei confronti degli stessi genitori della bambina. L’effettivo possesso di armi da parte di Ahmetovic è stato ulteriormente confermato dai riscontri testimoniali e da un’ogiva rinvenuta all’interno di una bombola gpl, utilizzata come bersaglio durante alcune esercitazioni a fuoco effettuate presumibilmente nei primi di aprile. (30.05.20)
Consigliato