Palermo - affari mafiosi con pizzo e feste religiose: 11 arresti

  • 6 anni fa
La Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Palermo su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 11 soggetti accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. Eseguite contestualmente numerose perquisizioni e sequestri di beni mobili e immobili riconducibili agli indagati. L'operazione, denominata "Settimo quartiere", ha inferto un duro colpo a uno dei mandamento storici di "Cosa nostra" nel quartiere palermitano della Noce. Dalle indagini, eseguite dalla Squadra Mobile di Palermo, è emerso come i capi della cosca mafiosa esercitassero un serrato controllo del territorio. Chi non si piegava alle richieste diventava vittima di ritorsioni, come nel caso del titolare di un "Compro oro" a cui era stata incendiata la casa dopo averla svaligiata per via del suo rifiuto di sottomettersi al racket. Inoltre, nel corso della di una festa rionale, il clan era arrivato a ideare una sponsorizzazione religiosa. L'evento, interamente studiato e gestito dal gruppo criminale, doveva raccogliere quanto più denaro possibile da destinare al sostentamento degli affiliati e dei familiari dei detenuti mafiosi. In questo caso, gli ambulanti ammessi ad allestire uno stand nella zona della festa erano costretti a consegnare l'intero guadagno delle vendite.

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