In prigione gli ex ministri catalani e anche Puigdemont rischia

  • 7 anni fa
Questo venerdì, secondo fonti ufficiose riportate dalla stampa spagnola, dovrebbe essere il giorno in cui la giudice dell’Audiencia nacional Carmen Lamela, spiccherà il mandato di arresto europeo per l’ex presidente catalano Carles Puigdemont, scappato in Belgio insieme a 4 suoi ex ministri.
Da qui Puigdemont ha condannato l’arresto di otto suoi ministri, quelli che si sono presentati in tribunale, e che sono finiti in due diverse carceri spagnole.
“Come presidente del legittimo governo catalano eletto il 27 settembre – ha detto Puigdemont – io chiedo il rilascio dei membri del mio gabinetto e del vicepresidente (Oriol Junqueras). Chiedo il rispetto delle diverse opinioni e la fine della repressione politica”.
Finiti in prigione con l’accusa di ribellione e sedizione, per gli otto politici indipendentisti il giudice ha predisposto gli arresti visto il pericolo di reiterazione del reato; in tribunale si è presentato anche un nono uomo, l’ex delegato agli affari Santi Vila che però si è dimesso il giorno dell’indipendenza e che quindi uscirà su cauzione.
Agli arresti è seguita un’onda di protesta, che si prevede proseguirà, con migliaia di persone in strada a Girona, Barcellona e nelle altre città catalane; sono anche arrivate le dure reazioni della ex presidente dell’assemblea catalana Carme Forcadell, che ha parlato di decisione indecente, e della sindaca di Barcellona Ada Colau che auspica un fronte comune per ottenere la liberazione di quelli che ha definito detenuti politici.

“Es un día negro para la democracia. Estamos ante un despropósito jurídico y ante un grave error político que nos aboca al autoritarismo.” pic.twitter.com/Rr9O6Hbdm7— Ajuntament de BCN (@bcn_ajuntament) 2 novembre 2017

Consigliato