Perù: lo scandalo delle sterilizzazioni forzate, le donne chiedono verità

  • 7 anni fa
Non sapevano che quell’operazione era irreversibile, firmavano fogli informativi incomprensibili, i medici prima dell’operazione parlavano loro in una lingua che non conoscevano e alla fine si sono ritrovate sterili.
È successo a 236mila donne in Perù, tra il 1995 e il 2000; per lo più erano contadine povere, indigene di lingua quechua, o giovanissime.
In quegli anni l’allora presidente Alberto Fujimori contrastava la povertà con un piano di controllo delle nascite che prevedeva chiusura delle tube e per gli uomini vasectomia. Così in 211mila sono finite sotto i ferri per la sterilizzazione senza comprendere, o peggio minacciate: “Se non lo fai, ti togliamo tuo figlio”, talvolta portate in ospedale con la forza.
In 25mila non sapevano che il processo era irreversibile; l’ultimo appello alla verità è dell’associazione no profit Estudio para la Defensa de los Derechos de la Mujer che ha sporto denuncia a Lima chiedendo, tra l’ altro, che non si parli più di grazia per Fujimori: l’ex presidente sconta una condanna a 25 anni di carcere per violazione dei diritti umani ma, 79enne e malato, potrebbe godere di uno sconto di pena.

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