"No a un nuovo dibattito". Merkel chiude a Schulz

  • 7 anni fa
No a un secondo dibattito televisivo, in vista delle elezioni del 24 settembre. Confortata dal largo margine di vantaggio sullo sfidante socialdemocratico, la Cancelliera tedesca Angela Merkel ha rispedito al mittente la richiesta di Martin Schulz.

Ich habe heute Angela Merkel einen Brief geschrieben und sie zu einem zweiten TV-Duell aufgefordert.— Martin Schulz (@MartinSchulz) 12 settembre 2017
Schulz aveva ieri scritto su Twitter di aver inoltrato la sua richiesta per lettera ad Angela Merkel. Oggi la risposta della CDU, il partito della Cancelliera: “Angela Merkel ha avuto piacere a partecipare al confronto televisivo (ndr: del 3 settembre). Il formato si è rivelato riuscito, ma non avrà seguito”

Sfumata la speranza che quello del 3 settembre gli consentisse di rimontare nei sondaggi, martedì Schulz ha pubblicamente rinnovato il suo appello. Un nuovo dibattito, ha detto alla trasmissione “Klartext” dell’emittente televisiva ZDF, è necessario per toccare tutti i temi che non si sono potuti affrontare nel primo.

L’SPD perde ancora terreno. L’interrogativo ormai è sulle alleanze

#Sonntagsfrage #Bundestagswahl #btw17 CDU/CSU 37%/ SPD 21%/ Linke 10%/ Grüne 8%/ FDP 9%/ AfD 11%.. https://t.co/H5mCefwTHK pic.twitter.com/nmD6SHBQph— infratest dimap (@infratestdimap) 8 settembre 2017

Con sondaggi che danno la CDU/CSU di Angela Merkel consolidarsi al 37% e l’SPD perdere ulteriormente terreno scivolando al 21%, più che sul vincitore, gli interrogativi sembrano già concentrarsi sullo scenario delle possibili alleanze che emergeranno dal voto. Le ultime rilevazioni settimanali del 9 settembre, effettuate da Infratest dimap per la televisione ARD, confermano infatti i populisti anti-immigrati dell’AfD all’11%, avanti di un punto sulla sinistra della Linke, di due sull’FDP e di tre sui Verdi. Numeri che, a parte una riedizione della “grande coalizione” fra Cristianodemocratici e Socialdemocratici attualmente al governo, lascerebbe un molto esiguo margine di manovra. Tra le ipotesi al vaglio, anche un’inedita intesa del partito della cancelliera con l’FDP e i Verdi, che però sono fortemente spaccati su una simile eventualità.

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