Spagna: Madrid denuncia i promotori del referendum in Catalogna
- 7 anni fa
Madrid ha annunciato denunce penali contro il presidente Carles Puigdemont e i dirigenti catalani promotori del referendum per l’indipendenza previsto il primo ottobre.
Alla polizia è stato dato l’ordine di indagare su ogni azione “volta alla tenuta del referendum illegale”, ha spiegato il procuratore generale José Manuel Maza.
Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato che il governo, riunito in sessione straordinaria, ha dato ordine all’avvocatura dello stato di presentare un “immediato ricorso di incostituzionalità” davanti alla Corte Costituzionale – già approvato dal Consiglio di Stato – contro il decreto di convocazione del referendum.
“Questo voto non si celebrerà in alcun caso” ha affermato il premier in una conferenza stampa dopo la riunione straordinaria del governo. La convocazione del referendum da parte del presidente Carles Puigdemont, ha aggiunto, è “un chiaro e intollerabile atto di disobbedienza alle nostre istituzioni democratiche”.
Le denunce riguardano sia i componenti del Parlamento catalano che hanno votato la legge con la quale si organizza il referendum, sia i membri del governo che lo hanno convocato. Il procuratore ordinerà anche il sequestro del materiale elettorale previsto per la consultazione.
Il premier spagnolo Mariano Rajoy e il leader dell’opposizione il socialista Pedro Sanchez hanno confermato la loro unità di azione contro la sfida indipendentista. I due si sono incontrati nel palazzo della Moncloa, la sede del governo di Madrid, poche ore dopo la firma da parte di Puigdemont del decreto di convocazione del referendum.
Nel pomeriggio Rajoy vedrà anche Albert Rivera, presidente di Ciudadanos, il terzo grande partito ‘unionista’ spagnolo ostile al referendum catalano, definito “illegale” da Madrid. Podemos è invece favorevole al ‘diritto di decidere’ dei catalani.
Il governo centrale di Madrid ha imposto “uno stato d’assedio latente” in Catalogna, che non altererà tuttavia lo svolgimento del referendum di indipendenza fissato al primo di ottobre: lo ha dichiarato il portavoce del governo regionale catalano, Jordi Turull.
#CMin A las 14:00, rueda de prensa de marianorajoy tras el Consejo de Ministros extraordinario. #Directo: https://t.co/zlS386D3Dw— La Moncloa (desdelamoncloa) September 7, 2017
El Consejo de Ministros adopta medidas para proteger los derechos de todos los españoles y el cumplimiento de la ley en Cataluña #CMin pic.twitter.com/Cgh2ASveKH— Mariano Rajoy Brey (@marianorajoy) September 7, 2017
Alla polizia è stato dato l’ordine di indagare su ogni azione “volta alla tenuta del referendum illegale”, ha spiegato il procuratore generale José Manuel Maza.
Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato che il governo, riunito in sessione straordinaria, ha dato ordine all’avvocatura dello stato di presentare un “immediato ricorso di incostituzionalità” davanti alla Corte Costituzionale – già approvato dal Consiglio di Stato – contro il decreto di convocazione del referendum.
“Questo voto non si celebrerà in alcun caso” ha affermato il premier in una conferenza stampa dopo la riunione straordinaria del governo. La convocazione del referendum da parte del presidente Carles Puigdemont, ha aggiunto, è “un chiaro e intollerabile atto di disobbedienza alle nostre istituzioni democratiche”.
Le denunce riguardano sia i componenti del Parlamento catalano che hanno votato la legge con la quale si organizza il referendum, sia i membri del governo che lo hanno convocato. Il procuratore ordinerà anche il sequestro del materiale elettorale previsto per la consultazione.
Il premier spagnolo Mariano Rajoy e il leader dell’opposizione il socialista Pedro Sanchez hanno confermato la loro unità di azione contro la sfida indipendentista. I due si sono incontrati nel palazzo della Moncloa, la sede del governo di Madrid, poche ore dopo la firma da parte di Puigdemont del decreto di convocazione del referendum.
Nel pomeriggio Rajoy vedrà anche Albert Rivera, presidente di Ciudadanos, il terzo grande partito ‘unionista’ spagnolo ostile al referendum catalano, definito “illegale” da Madrid. Podemos è invece favorevole al ‘diritto di decidere’ dei catalani.
Il governo centrale di Madrid ha imposto “uno stato d’assedio latente” in Catalogna, che non altererà tuttavia lo svolgimento del referendum di indipendenza fissato al primo di ottobre: lo ha dichiarato il portavoce del governo regionale catalano, Jordi Turull.
#CMin A las 14:00, rueda de prensa de marianorajoy tras el Consejo de Ministros extraordinario. #Directo: https://t.co/zlS386D3Dw— La Moncloa (desdelamoncloa) September 7, 2017
El Consejo de Ministros adopta medidas para proteger los derechos de todos los españoles y el cumplimiento de la ley en Cataluña #CMin pic.twitter.com/Cgh2ASveKH— Mariano Rajoy Brey (@marianorajoy) September 7, 2017