Merkel sulla Turchia: "È ora di rivedere i rapporti"

  • 7 anni fa
Croci uncinate e baffetti da Hitler: la stampa turca ad alzo zero contro la Merkel
“Retaggi nazisti”, “Germania culla del populismo” e “odio seminato oggi, che domani aprirà una crisi politica”. Alle violente critiche con cui parte della stampa turca ha risposto alla chiusura della UE ad Ankara, suggerita da Martin Schulz durante il dibattito televisivo di domenica, la cancelliera Angela Merkel replica, rincarando la dose.

Das ist die Pressefreiheit, von der Erdogan immer redet.Regierungsnahe Zeitung Aksam:“Hitler-Überbleibsel” #Türkei #BTW17 pic.twitter.com/RE5OWseHkX— elmas topcu (@TopcuElmas) September 5, 2017

Nella sua prima pagina di martedì, il quotidiano turco Aksam pubblica una foto della cancelliera tedesca, con la dicitura “Angela Merkel” a riprodurre i tipi baffi hitleriani e una croce uncinata accanto al titolo “Retaggi hitleriani

German politicians escalate war of words, tripping over each other to attack Turkey | Today’s Front Pagehttps://t.co/NcJ3d1QxPH pic.twitter.com/nHv1YHfMyz— DAILY SABAH (@DailySabah) September 5, 2017
Il quotidiano turco in lingua inglese “Daily Sabah” apre con un articolo titolato: “I politici tedeschi alimentano la guerra di parole, facendo a gara nell’attaccare la Turchia”

“È arrivato il momento di rivedere le nostre posizioni sulla Turchia. L’Europa sia unita in proposito”
“Seguiamo da vicino gli sviluppi con la Turchia a causa di una triste ragione – ha detto la cancelliera tedesca, in un discorso al Bundestag -: e questa ragione è il fatto che dodici, tredici cittadini tedeschi sono detenuti in Turchia per motivi politici”. “Il trattamento riservato ai cittadini tedeschi, ma più in generale anche la situazione del Paese – ha aggiunto Angela Merkel -, ci induce a considerare che sia arrivato il momento di rivedere i nostri rapporti con la Turchia. E in questo quadro, anche a ipotizzare di sospendere o di porre fine ai negoziati di adesione all’Unione Europea”.

Nello stesso discorso, la cancelliera tedesca ha inoltre invitato l’Unione Europea a esprimersi in maniera unanime sull’accesso della Turchia, mettendo in guardia da divisioni che rischierebbero di indebolire la politica di Bruxelles.

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