Como - Cocaina nel bagagliaio, sequestro ai confini con la Svizzera (25.11.16)

  • 7 anni fa
http://www.pupia.tv - Como - È incessante l’attività di prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti eseguita dai finanzieri del Gruppo di Ponte Chiasso lungo il confine elvetico. Nel corso dei controlli svolti presso il valico autostradale di Brogeda veniva selezionata e sottoposta a visita doganale una cittadina rumena di 28 anni, residente in Germania.

Al termine delle attività ispettive svolte unitamente ai funzionari doganali i militari in servizio al valico individuavano e sottoponevano a sequestro 3,4 chili di cocaina purissima.

Tra le migliaia di autoveicoli provenienti dal nord Europa incolonnate alla frontiera veniva selezionata, all’atto dell’ingresso sul territorio nazionale, l’automobile condotta dalla donna che, presentandosi con congruo bagaglio ed apparentemente tranquilla, dichiarava di volersi recare in Italia per incontrare il proprio fidanzato. L’atteggiamento complessivamente mostrato nell’occasione insospettiva i finanzieri che decidevano di sottoporre ad una più accurata ispezione il veicolo avvalendosi della collaborazione delle unità specializzate nella individuazione di eventuali doppifondi.

L’intuito dei finanzieri si rivelava corretto poichè, abilmente occultati in un ingegnoso vano ricavato all’interno del paraurti posteriore di una Volkswagen Jetta, venivano rinvenuti 3 panetti di cocaina, confezionati minuziosamente, per un totale di 3,400 chili. Tale vano occulto, preparato ad hoc, risultava difficile da individuare e poteva essere aperto solo mediante l’azionamento di un dispositivo elettronico. Un capiente anfratto, realizzato da veri professionisti, dove era stipato lo stupefacente.

La donna è stata arrestata per traffico internazionale di stupefacenti e condotta presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e, contemporaneamente, sono stati sottoposti a sequestro l’autovettura, il telefono cellulare e il navigatore satellitare.

La sostanza stupefacente, per effetto dei numerosi “tagli” che avrebbe subito grazie all’elevato grado di purezza, una volta immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare oltre 700mila euro. (25.11.16)

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