Santo Stefano d'Aspromonte (RC) - Armi e droga, arrestati padre e figlio (25.11.16)

  • 7 anni fa
http://www.pupia.tv - Santo Stefano d'Aspromonte (Reggio Calabria) - Rinvenute, in un terreno nel comune di Santo Stefano d’Aspromonte, due pistole e due fucili con matricola abrasa, una penna-pistola, una doppietta, 205 grammi di gelatina esplosiva e un involucro contenente circa 56 grammi di cocaina.

L’operazione è stata eseguita, nei giorni scorsi, da parte di militari del comando provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria e dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Villa San Giovanni, con l’ausilio dello squadrone eliportato cacciatori. Pertanto, A.M., 66 anni, e G.M., 29, , rispettivamente padre e figlio, di cui il primo già agli arresti domiciliari, sono stati arrestati.

I militari, quindi, hanno rinvenuto nella boscaglia, un panetto di gelatina esplosiva, preservato da una serie di involucri di plastica, che ne rendevano impermeabile il contenuto. Poco distante, interrato e ricoperto dai rovi, è stato rinvenuto un ulteriore barile di plastica che celava al proprio interno la penna pistola, una calibro 38 special, una pistola semi-automatica modificata per poterne consentire l’utilizzo con un diverso munizionamento, un fucile a canne sovrapposte mozzate, una doppietta, un fucile automatico, due passamontagna e oltre 270 munizioni di vario tipo e calibro.

La sostanza stupefacente, occultata all’interno di un barile di plastica nei pressi di una stalla, è stata rinvenuta grazie al fiuto infallibile di Edin, il cane antidroga condotto dai cinofili del gruppo della guardia di finanza di Reggio.

Il terreno oggetto della perquisizione è risultato essere nella disponibilità dei due. I successivi controlli nelle abitazioni dei due hanno permesso di rinvenire un pugnale, un tirapugni ed un manganello telescopico. Tutto il materiale rinvenuto è stato messo in sicurezza da personale specializzato e sottoposto a sequestro mentre padre e figlio, su disposizione del sostituto procuratore Giovanni Calamita, di concerto con il procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni, sono stati arrestati e condotti nella casa circondariale di Arghillà in quanto ritenuti responsabili della detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti e dell’illecita detenzione di armi e materiale esplodente.

Sono in corso ulteriori accertamenti volti a verificare la provenienza delle armi e se le stesse siano state utilizzate per la commissione di altri fatti illeciti. (25.11.16)

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