Il Porto di Salerno verso la fusione con Napoli (11.07.16)

  • 8 anni fa
http://www.pupia.tv - Salerno - “Duecentoquaranta milioni di euro e tre anni di tempo per portare a termine il grande progetto di rivalutazione e potenziamento del porto commerciale di Salerno, arrivando così alla fase di accorpamento con l’Autorità portuale di Napoli più forti e solidi che mai”.

Sembra essere questo l’obiettivo principale per il porto commerciale di Salerno, riassunto da Vincenzo De Luca, in vista del conto alla rovescia verso l’ormai inevitabile accorpamento con l’Autorità portuale partenopea.

Ora ciò che conta sembra essere il come si arriverà ad affrontare questo cambiamento, ed è su questo che si è dibattuto sabato 9 luglio, all’Arena del Mare di Salerno. “Eravamo molto preoccupati dalla riforma; il porto di Salerno ha sempre rappresentato un’eccellenza su più fronti e i nostri timori erano incentrati sul rischio di perdere le nostre peculiarità virtuose dall’accorpamento con altre realtà, che da anni riscontrano diverse problematiche amministrative ed organizzative”, ammette il presidente dell’Autorità portuale di Salerno, Andrea Annunziata. “Ora sappiamo che si può stare insieme agli altri porti della Campania, ma effettivamente questi 36 mesi di prova sono necessari prima della transizione finale”, sottolinea Annunziata.

Il periodo di proroga dei tre anni avrebbe infatti una duplice funzione: la prima è quella di concedere alle varie realtà portuali di portare a termine eventuali percorsi di ristrutturazione già avviati nel corso di questi anni; la seconda è di avere al contempo 36 mesi di prova durante cui iniziare a sperimentare una prima forma di cooperazione tra i porti, iniziando a capire le modalità di condivisione dei bilanci, delle piante organiche e della gestione in generale. Tre anni, quindi, per lavorare a ritmi serrati e rendere il funzionamento del porto salernitano ancora più efficiente. (11.07.16)

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