Come riconoscere le uova: allevamento biologico vs allevamento in gabbia

  • 8 anni fa
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Dopo un po’ di tempo, sono riuscito finalmente a ricordare a mia madre di acquistare solo uova di galline allevate a terra, possibilmente da allevamento biologico. Oggi ho aperto il frigorifero e, accanto alle uova da allevamento a terra, ho trovato quelle da allevamento in gabbia precedentemente acquistate. Osserviamo insieme le differenze e come riconoscerle: per analizzare la carta d’identità di un uovo basta osservare lo stampo impresso con timbro sul guscio. Il primo numero che trovate sul guscio indica la tipologia di allevamento: 0 (agricoltura biologica), 1 (uova da allevamento all’aperto), 2 (allevamento a terra) oppure 3 (allevamento in gabbia). Le due lettere successive al numero indicano la nazionalità dell’uovo (“IT” se prodotto in Italia). I tre numeri successivi identificano il codice ISTAT e quindi il comune di provenienza. Le due lettere successive indicano invece la provincia di produzione, mentre i numeri finali identificano il nome e il luogo dell’allevamento in cui la gallina ha deposto l’uovo. Infine, l’indicazione in basso indica la data di scadenza dell’uovo. In alcuni casi è precisata anche la data di deposizione (che risulta facoltativa). Come è possibile osservare, le due uova risultano visibilmente differenti: in questo caso quelle biologiche sono leggermente più grandi e con un guscio più ruvido rispetto a quelle allevate in gabbia, anche se non conosciamo le eventuali differenze tra gli esemplari e le razze coinvolte in queste due allevamenti .

Alcuni sostengono che le uova con gusci più spessi e non eccessivamente grandi siano meno propense a contaminazioni batteriche. La differenza di colorazione, invece, non comporterebbe alcuna differenza nella qualità. A mio parere è importante consumare uova da allevamento biologico perché immagino che la gallina sia in grado di offrirci un prodotto più salutare se anche lei vive in un luogo più accogliente e più adatto anche al movimento, sicuramente utile ad un migliore metabolismo. E’ poi importante acquistare uova a km zero, o comunque il più vicino possibile a casa nostra: in questa maniera aiutiamo l’economia locale ed evitiamo di contribuire ad inutili e inquinanti trasporti. Ad Andria, come in molte altre città e comuni italiani, ci sono tante aziende che fanno della sostenibilità e del biologico una regola ferrea. C’è addirittura chi va oltre il biologico tradizionale , seguendo regole con un intervento umano ridotto al minimo indispensabile. Basta cercare, anche sul web, informarsi ed informare il prossimo.

Nick

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