Rifugiati: l'arrivo in Turchia e la speranza dell'Europa
  • 9 anni fa
Jarabulus, in Siria. Da due anni questo villaggio è nelle mani del sedicente Stato Islamico che l’ha conquistato dopo violenti scontri con le milizie curde dell’YPG.

Karkamis, in Turchia. Appena 500 metri separano i due villaggi che la guerra in Siria ha completamente isolato.

La Turchia ha una frontiera di 950 km con la Siria. Un confine privo di barriere naturali, come fiumi o montagne. Soltanto una linea a dividere i due Paesi. Una linea tracciata dopo la Prima Guerra Mondiale.

All’epoca diverse famiglie vennero separate, ma i legami restarono, perché, per oltre un secolo, qui il contrabbando è stato un’attività normale.

La famiglia di Ali Yilmaz abita a pochi passi dalla frontiera. Decine i rifugiati siriani che nella loro casa hanno trovato accoglienza.

“Siamo coinvolti direttamente dagli eventi in Siria – spiega Ali Yilmaz – quelli che fuggono sono esseri umani. Sono come noi. Scappano da un regime crudele con i loro bambini. Hanno
paura dei soldati al confine. Quan
Consigliato