Napoli - Berlusconi: "Sono certo che i campani riconfermeranno Caldoro" (22.05.15)

  • 9 anni fa
http://www.pupia.tv - Napoli – Elogia Caldoro, parla degli “impresentabili” di De Luca ed esprime solidarietà a Nicola Cosentino. E’ un Silvio Berlusconi a tutto campo quello intervenuti, venerdì mattina, a Napoli, per la conferenza stampa all’Hotel Vesuvio con il governatore Stefano Caldoro e la capolista di Forza Italia Alessandra Mussolini.

L’ex premier lancia strali contro il candidato presidente del Pd Vincenzo De Luca, contro il ribelle Raffaele Fitto (“Ci sono mestieranti della politica che salgono sui taxi di questo o di quel partito e appena non conviene scendono, hanno tolto il disturbo”), contro Ciriaco De Mita, che ha lasciato Caldoro per De Luca a 24 ore dalla consegna delle liste: “Con Tangentopoli la magistratura ha distrutto interi partiti mentre nella Dc è intervenuta con il bisturi non toccando la sinistra Dc che era guidata proprio da De Mita”.

Poi le lodi a Caldoro: “Sei un galantuomo e sono sicuro che vincerai, i napoletani e i campani sono troppo intelligenti per non sapere che con te la Campania ha cambiato volto. Quando Stefano è stato eletto, la sanità aveva accumulato 800 milioni di euro di deficit mentre oggi c'è un attivo di oltre 200 milioni, la Campania è la prima nella spesa dei fondi europei e secondo l'Istat qui c'è stato un incremento di 46mila occupati, di cui 11mila giovani”.

Solidarietà umana la esprime a Nicola Cosentino, l’ex sottosegretario all’Economia sotto processo per vicende di camorra: “Mi auguro che il suo calvario finisca presto. Ho avuto con lui relazioni politiche e per lui ho avuto e ho stima”. Quanto alla legge Severino, è categorico: “Io sono stato condannato per la retroattività della legge e questo è un sacrilegio mentre tutti sanno che il principio fondamentale di ogni ordinamento giuridico è l'irretroattività della legge”.

E conferma il progetto di dar vita a un unico grande contenitore con tutti i moderati ma il leader, ribadisce, “non sarà scelto con le primarie, che non sono previste dalla Costituzion

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