Cellino San Marco (BR) - Corruzione, arrestati ex sindaco ed ex giunta - Intercettazioni (10.04.15)

  • 9 anni fa
http://www.pupia.tv - Brindisi - Un'ordinanza di custodia cautelare a carico di 14 persone, tra cui anche l'ex sindaco di Cellino San Marco - Comune commissariato per infiltrazioni mafiose - e quasi l'intera giunta rimossa nell'aprile del 2014, è in corso di esecuzione da parte dei carabinieri di Brindisi. L'ex primo cittadino, Francesco Cascione, avvocato penalista, di Forza Italia, è stato condotto in carcere. Sono contestati reati contro la pubblica amministrazione.

Si tratta di un provvedimento richiesto dal pm della procura di Brindisi, Antonio Costantini, e disposto dal gip Paola Liaci. Le accuse a vario titolo sono di associazione per delinquere, peculato, corruzione, turbata libertà degli incanti e calunnia.

Le misure cautelari eseguite oggi riguardano anche quattro imprenditori delle province di Brindisi, Bari e Lecce e una persona - a quanto si è appreso - vicina alla organizzazione di tipo mafioso Sacra corona unita. Sono state emesse all'esito dell'indagine chiamata 'Do ut des' che ha portato alla luce, secondo gli investigatori, una vera e propria organizzazione criminale, facente capo a Cascione uscente, che pilotava sistematicamente gli appalti ed i concorsi comunali, in cambio di tangenti. Nel mirino anche un concorso per vigili urbani per il quale furono affissi volantini in città che denunciavano irregolarità.

Ora è retto da una commissione prefettizia il comune di Cellino - dove oggi sono stati arrestati quasi tutti i componenti dell'ex giunta e l'ex sindaco - il cui consiglio comunale fu sciolto per infiltrazioni della criminalità organizzata nell'aprile del 2014. L'iter amministrativo fu avviato dal prefetto di Brindisi, Nicola Prete, nel luglio 2013, con l'insediamento della commissione prefettizia per l'accesso agli atti. L'accertamento terminò nel dicembre successivo.

Lo scioglimento fu deciso il 18 aprile di un anno fa al termine di una riunione del Consiglio dei ministri. Era stato proposto dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano:

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