Crisi umanitaria, l'Onu richiama Indonesia, Malesia e Thailandia: "Salvare e accogliere i migranti"
- 9 anni fa
Le Nazioni Uniti hanno sollecitato una maggiore collaborazione per la crisi umanitaria nel Sud-est asiatico. Un richiamo a Indonesia, Malesia e Thailandia.
Migliaia di “boat-people”, soprattutto la minoranza musulmana Rohingya, sono respinti dai tre Paesi in cui cercano di rifugiarsi e sono costretti a rimanere in mare in condizioni drammatiche.
“Siamo in presenza di flussi migratori globali che hanno raggiunto livelli record. Un numero altissimo di migranti prende la via del mare. Dobbiamo concentrare gli sforzi nel salvare vite umane e prendere misure adeguate per accogliere le persone che sbarcano o assisterle quando sono in mare”, ha detto Adrian Edwards, portavoce dell’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati.
Migliaia tra bengalesi e Rohingya in fuga da Myanmar, dove non gli viene concessa la cittadinanza, sono alla deriva nel mare delle Andamane.
Le stime vanno da 6mila a 20mila.
Soltanto le Filippine si sono dette pronte ad accoglierli.
Indonesia, Malesia e Thailand
Migliaia di “boat-people”, soprattutto la minoranza musulmana Rohingya, sono respinti dai tre Paesi in cui cercano di rifugiarsi e sono costretti a rimanere in mare in condizioni drammatiche.
“Siamo in presenza di flussi migratori globali che hanno raggiunto livelli record. Un numero altissimo di migranti prende la via del mare. Dobbiamo concentrare gli sforzi nel salvare vite umane e prendere misure adeguate per accogliere le persone che sbarcano o assisterle quando sono in mare”, ha detto Adrian Edwards, portavoce dell’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati.
Migliaia tra bengalesi e Rohingya in fuga da Myanmar, dove non gli viene concessa la cittadinanza, sono alla deriva nel mare delle Andamane.
Le stime vanno da 6mila a 20mila.
Soltanto le Filippine si sono dette pronte ad accoglierli.
Indonesia, Malesia e Thailand