M5S all'ambasciata greca: solidarietà al popolo ellenico! - MoVimento 5 Stelle
- 9 anni fa
Atene non va lasciata sola: la lotta contro il rigore tedesco, contro le politiche economiche e finanziarie della Troika e i provvedimenti della Bce non è un problema solo della Grecia, ma è una questione che riguarda tutti i Paesi europei indebitati, fra cui l’Italia, e che investe i destini stessi dell’Unione europea. Per questo oggi il Movimento 5 Stelle ha voluto esprimere la sua solidarietà e la sua vicinanza al popolo ellenico, vittima delle scelte insensate dei burocrati di Francoforte, incontrando l'ambasciatore Themistoklis Demiris presso l'ambasciata greca a Roma.
Gli ultimi provvedimenti firmati dalla Bce, in particolare la sospensione della liquidità alle banche greche in cambio dei titoli pubblici ellenici, ci restituiscono l'immagine di un'Europa che è la negazione della solidarietà e della democrazia, un'Europa sempre più dei governi e sempre meno dei popoli. Atene ha posto il problema della ristrutturazione del debito greco, andando a scontrarsi frontalmente con la Ue e con Berlino e per questo oggi più che mai è importante sostenerla in questa battaglia.
Crediamo che i tempi siano maturi per aprire un dibattito all'interno dell'Europa e sull'Europa stessa e che porti i frutti di un cambiamento morale, prima ancora che economico: l'Europa delle banche e della finanza, ovvero l'Europa del sopruso, si faccia da parte e lasci campo libero all'Europa dei valori, dei diritti e dei popoli.
Sono i popoli gli unici a poter cambiare l'Europa: sarà un processo lungo, ma uniti e con una voce sola è possibile. Solo con un'alleanza dei popoli, di tutti coloro che lottano contro l'austerità, possiamo sperare di avere un'Europa davvero solidale, davvero giusta, equa e democratica. Solo in un'Europa così, come la immaginiamo in tanti, i popoli possono tornare ad avere voce in capitolo e a riprendersi la propria sovranità monetaria. Partiamo da qui, e dal referendum per uscire dall'Euro, per cambiare davvero l'Europa.
Gli ultimi provvedimenti firmati dalla Bce, in particolare la sospensione della liquidità alle banche greche in cambio dei titoli pubblici ellenici, ci restituiscono l'immagine di un'Europa che è la negazione della solidarietà e della democrazia, un'Europa sempre più dei governi e sempre meno dei popoli. Atene ha posto il problema della ristrutturazione del debito greco, andando a scontrarsi frontalmente con la Ue e con Berlino e per questo oggi più che mai è importante sostenerla in questa battaglia.
Crediamo che i tempi siano maturi per aprire un dibattito all'interno dell'Europa e sull'Europa stessa e che porti i frutti di un cambiamento morale, prima ancora che economico: l'Europa delle banche e della finanza, ovvero l'Europa del sopruso, si faccia da parte e lasci campo libero all'Europa dei valori, dei diritti e dei popoli.
Sono i popoli gli unici a poter cambiare l'Europa: sarà un processo lungo, ma uniti e con una voce sola è possibile. Solo con un'alleanza dei popoli, di tutti coloro che lottano contro l'austerità, possiamo sperare di avere un'Europa davvero solidale, davvero giusta, equa e democratica. Solo in un'Europa così, come la immaginiamo in tanti, i popoli possono tornare ad avere voce in capitolo e a riprendersi la propria sovranità monetaria. Partiamo da qui, e dal referendum per uscire dall'Euro, per cambiare davvero l'Europa.