342mila euro sottratti a ditte fallite, arresti domiciliari per commercialista riminese

  • 9 anni fa
Ancora guai per Roberta Melucci, nota commercialista riminese. La donna è stata destinataria di una ordinanza di custodia cautelare, eseguita dai Carabinieri di Rimini, e si trova ora agli arresti domiciliari. Il Gip ha disposto il provvedimento per il rischio di recidiva e inquinamento probatorio. La donna è accusata di falso in atto pubblico, mentre sono cadute in prescrizione le accuse per peculato.

La donna è accusata di aver sottratto soldi durante due procedure fallimentari: la prima riguardante l'immobiliare San Carlo (1997-2004), la seconda la Fa.Bi.Ma. Srl (1995-2000). La professionista era intestataria dei libretti bancari, come curatrice fallimentare. Si sarebbe intascata circa 342.000 euro. Nel caso del fallimento della Fa.Bi.Ma c'è stato anche un danno per lo stato di 700.000 euro: i danni pagati ai creditori per il protrarsi della procedura fallimentare.

Partite dopo una segnalazione del Tribunale, le verifiche hanno riguardato anche un'altra procedura fallimentare, in cui non sono state rilevate irregolarità. Gli accertamenti sono iniziati dopo una denuncia ai Carabinieri formalizzata dalla professionista, che il 13 marzo del 2014 aveva lamentato un furto nel suo ufficio. Tra i documenti rubati anche il libretto bancario dei soldi legati al fallimento della San Carlo. Libretto che avrebbe dovuto presentare in Tribunale qualche giorno dopo durante un'udienza per la procedura fallimentare.

Difesa dall'avvocato Cesare Brancaleoni, la Melucci ha inizialmente cercato di scaricare le colpe sull'ex marito. Il Tribunale ha disposto il sequestro preventivo dell'abitazione della donna.

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