Asia: inondazioni, oltre 300 morti in India e Pakistan

  • 10 anni fa
In India aumenta il bilancio delle vittime delle inondazioni e il governo annuncia misure per la popolazione colpita. Almeno 175 persone sono morte nello Stato settentrionale dello Jammu e Kashmir, altre quindicimila sono state trasferite in luoghi più sicuri.

Circa duemila villaggi sono in parte o completamente sommersi, migliaia di persone si sono rifugiate sui tetti in attesa dei soccorsi. Il governo ha annunciato che stanzierà circa 140 milioni di euro per l’emergenza, compresi i risarcimenti per la popolazione.

Lo ha affermato il primo ministro Narendra Modi, che ha visitato l’area su cui si sono abbattute le piogge monsoniche. Modi ha anche annunciato l’invio di migliaia di tende e coperte, e di latte in polvere.

Situazione drammatica anche in Pakistan, dove hanno perso la vita almeno 170 persone. Il Punjab è la regione più colpita.

“La scorsa notte l’acqua ha invaso questa zona, ci siamo arrampicati sugli alberi”, racconta un abitante. “Eravamo in cinque, e siamo rimasti bloccati lassù per venti ore. Avevamo perso ogni speranza di salvarci, non pensavamo che qualcuno potesse venire a soccorrerci. Siamo grati ai membri della Falah-e-Insaniyat Foundation che ci hanno salvato”. (La Falah-e-Insaniyat Foundation è un’organizzazione benefica religiosa inserita nella lista nera degli Usa perché sarebbe legata al Lashkar-e-Taiba, gruppo estremista islamico considerato organizzazione terroristica da India, Pakistan, Stati Uniti, Unione europea).

Migliaia di persone sono rimaste senza casa e hanno dovuto lasciare i villaggi sulle imbarcazioni inviate dalle autorità pachistane. Oltre 4000 case sono andate parzialmente o completamente distrutte.

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