147 casi d'intervento documentati e più di 230 persone recuperate ed assistite. Di quest'ultime, ben 55 sono state identificate come "bambini". Questi i dati principali del report 2013 Attività e Casistica presentato dall'Associazione Marinai di Salvataggio della provincia di Rimini. Dall'analisi dei rapporti d'intervento effettuati dai marinai di salvataggio è emerso che, come confermato dalla casistica degli anni precedenti, esistono grosse difficoltà negli interventi con il natante di servizio in concomitanza di mare mosso, corrente e vento contrario. L'associazione Marina di Salvataggio della Provincia di Rimini, ufficialmente fondata il 1 dicembre 2011, è costituita da Marinai di Salvataggio professionisti in servizio sui 33 km del litorale romagnolo da Cattolica a Bellaria. L'obiettivo primario delle attività di salvataggio è prevenire gli incidenti ed intervenire prontamente quando questi si verificano. L'assidua opera di prevenzione rappresenta perciò l'aspetto prioritario che contribuisce all'efficacia del servizio di salvamento. Quest'opera incessante, dunque, non può essere quantificata nel mero numero di soccorsi effettuati ma si manifesta prevalentemente nell'assenza o riduzione di incidenti. Dai dati si evince che uomini e donne sopra i 14 anni rappresentano il 77% degli interventi, e tra questi l'uomo, con il 41% risulta più bisognoso di soccorso in mare rispetto alla donna (36%). Inoltre, emerge che le fasce orarie più problematiche coincidono con i momenti di maggiore affluenza. L'incidenza dei casi di intervento aumenta però sensibilmente la mattina dalle 11 alle 12 e nel pomeriggio nella fascia oraria che va dalle 15.30 alle 18.