Malmena la compagna e poi le dà fuoco ad una gamba: grave violenza in famiglia a Rimini

  • 10 anni fa
Le si è scagliato contro con una furia incredibile: l'ha minacciata con un coltello, presa per i capelli e gettata a terra, colpita al capo con un bicchiere di vetro; poi, dopo calci e pugni, ha cercato di darle fuoco gettandole dell'alcool su una gamba, infine le ha stretto attorno al collo della carta gommata. Alle 5 del mattino di martedì sono scattate le manette ai polsi di un 47enne riminese, residente in via Regina Margherita, dopo l'incredibile violenza esercitata ieri sera sulla convivente, una 50enne. Il tutto perchè quest'ultima aveva espresso la sua volontà di abbandonare la casa in cui conviveva con l'uomo.
Alle 22 di ieri sera l'intervento della Volante dopo la segnalazione dei vicini. Agli occhi degli agenti una scena drammatica: la donna, a terra; l'uomo, con mani e vestiti sporchi del sangue della compagna. La 50enne, intubata, è stata sottoposta ad accertamenti e le sue condizioni sarebbero gravi. Secondo i primi esami la donna avrebbe riportato una frattura alle ossa nasali, una sospetta frattura emitoracica, una ferita lacero contusa nella zona temporale destra, fratture costali multiple e ustioni di primo grado ad una gamba: per lei al momento 60 giorni di prognosi, salvo complicazioni.
"Se non fossimo intervenuti tempestivamente probabilmente oggi staremmo parlando di un fatto ben più grave", ha dichiarato Nicola Vitale, capo della Squadra Mobile della Polizia di Rimini.
La polizia scientifica ha ritrovato un coltello con una lama da 17 centimetri, due cavi elettrici sporchi di sangue e nei quali era presente un ciuffo di capelli probabilmente della vittima, un bicchiere infranto, un accendino verde, probabilmente usato per accendere le fiamme, un flacone di alcol e carta gommata ancora sporca di sangue.
L'uomo, accusato di maltrattamenti e lesioni gravissime, è un ex guardia giurata, a cui il Prefetto di Rimini aveva revocato il porto d'armi e il titolo per esercitare l'attività, poiché ritenuta persona non idonea. A marzo la convivente aveva denunciato l'uomo, ritirando poi l'accusa a maggio.

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