Ban Ki Moon esorta al dialogo per una soluzione nel Sud Sudan

  • 10 anni fa
Le Nazioni Unite lanciano un avvertimento a entrambe le parti sulle conseguenze delle violazioni commesse nel Sud Sudan.

Il segretario generale dell’Onu Ban ki-moon ha esortato il presidente e il leader ribelle a trovare una soluzione politica dopo oltre una settimana di scontri:

“Voglio essere chairo: il mondo controlla entrambe le parti nel Sud Sudan. Gli attacchi contro i civili e le nostre forze di mantenimento della pace devono cessare immediatamente. Le Nazioni Unite avvieranno indagini su crimini contro l’umanità e sulle riportate gravi violazioni ai diritti umani. I responsabili ad alti livelli dovranno rispondere personalmente di quanto sta accadendo e ne affronteranno le conseguenze”.

L’ex vice presidente del Sud Sudan Riek Machar, licenziato a luglio dal presidente Salva Kiir, nega di essere all’origine di un colpo di stato. In un’intervista telefonica ha dichiarato di essere pronto a negoziare, ma a una condizione:

“Avvieremo il dialogo non appena i miei alleati politici attualmente in prigione, verranno rilasciati ed evacuati in un luogo neutrale, preferibilmente Addis Abeba. Sono queste le persone che si impegneranno nel dialogo. Vogliamo che a questo conflitto segua la pace”.

L’esercito del Sud Sudan è stato mobilitato per riprendere il controllo delle città di Bor e Bentiu, capitale quest’ultima della principale regione petrolifera del paese.

Centinaia di persone sono morte dal 15 dicembre, quando sono inizitai gli scontri tra le due fazioni militari rivali. Una situazione che si sta trasformando in emergenza umanitaria. Oltre 33 mila persone stanno prendendo d’assalto le basi Onu della capitale Giuba e di Bentiu cercando di sfuggire al conflitto.

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