"Sei troppo occidentale": sfascia la macchina e picchia la figlia 19enne

  • 11 anni fa
Da tre anni viveva sulle spalle del lavoro dei figli, 22 anni il maschio e 20 la femmina. Mentre i figli erano pienamenti integrati nella nuova realtà in cui si trovavano, la città di Santarcangelo, lui, disoccupato, affogava forse un pizzico di frustrazione nell'alcool. Anche per questo fattore di alterazione, faceva valere con la forza la sua autorità di padre e marito, rendendo vittima delle sue angherie l'intera famiglia.

Un 47enne magrebino è stato arrestato dai Carabinieri con le accuse di maltrattamenti contro familiari, stalking e resistenza a pubblico ufficiale. Nel cuore della notte ai Carabinieri è giunta una disperata richiesta d'aiuto da una giovane. Era la 20enne. I Militari si sono precipitati nell'abitazione della famiglia: la moglie e i due figli erano barricati in bagno. Non c'era invece traccia del capofamiglia, rintracciato poi in un bar della zona. Qualche minuto prima si era consumata un'accesa lite. Il 47enne aveva rinfacciato ai suoi una gita al mare, arrivando a vere e proprie minacce di morte e a spendere epiteti volgari nei confronti della 20enne. Proprio la secondogenita era la vittima prediletta delle angherie paterne. Colpevole di frequentare le amiche italiane, di volersi adattare pienamente agli usi e ai costumi di una cultura, quella occidentale, da lui invece osteggiata. Per questo il padre si era vendicato sull'automobile che lei aveva comprato con i risparmi del lavoro: armato di forcone, ne aveva distrutto i vetri e danneggiato seriamente la carrozzeria.

I Carabinieri hanno accompagnato il padre a casa e la sua reazione alla vista dei familiari non ha lasciato alcun dubbio. I Militari lo hanno trattenuto a forza, mentre riempiva di insulti i suoi congiunti. Quando il 47enne si è calmato, tutto sembrava finito. Invece il padre violento ha estratto dalle tasche dei pantaloni un pacchetto di sigarette e un accendino, lanciandoli con forza contro la figlia, ferendola al volto. L'ultimo atto violento, prima delle manette.

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